2015
Trevisani: “De Vrij vale mezza squadra, Candreva merita la fascia più di Biglia. Esonero Pioli? Non sarebbe la scelta giusta”
“Fiasco capitale”, così inizia il pensiero di Riccardo Trevisani. Il famoso giornalista di SkySport, sulla pagina Facebook dà un giudizio personale sul momento negativo di Lazio e Roma. Questo quanto scritto sulla squadra biancoceleste: “Il terzo posto dell’anno scorso sembrava un mattone per il futuro. L’esplosione di Felipe Anderson, la consacrazione di Pioli, una squadra bella, allegra, divertente e pronta al grande salto. Poi è arrivata l’estate, un mercato puntato sui giovani e non sul salto di qualità. Giovani molto interessanti, ma giovani che non ti fanno passare da terzo a secondo e meno che mai a primo. E il popolo ha bisogno di sognare e così fa fatica. Per questo lo stadio rimane spesso non pieno (eufemismo) e per questo la gente si lamenta, aldilà del solito rapporto non idilliaco con Lotito. In estate è arrivata anche la scelta di non dare la fascia di capitano a Candreva. Non esattamente una mossa geniale, perché Candreva per la Lazio era ed è fondamentale, perché ha combattuto per farsi amare e ce l’ha fatta e perché Biglia, anche da capitano, se dovesse arrivare lo United, difficilmente direbbe di no. Malumore su malumore, è iniziata la stagione con il disastro di Leverkusen che ha ulteriormente tolto entusiasmo a giocatori e ambiente tutto. Poi è arrivata la sfiga, perché l’infortunio a De Vrji, perdere un giocatore così forte e decisivo, all’improvviso e per tutta la stagione, non è preventivabile ne’ facilmente sopportabile. L’olandese è mezza squadra, è un giocatore eccellente e soprattutto migliora chi gli sta vicino. Per concludere qualche scelta di Pioli ha lasciato molto a desiderare: l’insistere su Mauricio rimane un mistero, meglio anche Radu in mezzo o un primavera. L’ostracismo a Cataldi, rivelazione dell’anno passato e futuro della Lazio. La guerra con Felipe Anderson trattato come un giocatore normale, quando è chiaro a chiunque che il terzo posto scorso ha soprattutto la sua firma. E la mancanza di fiducia in Keita che, al netto di una testa particolare, è tra i più costanti per rendimento pur giocando pochissimo e praticamente mai da titolare. Differentemente dalla Roma qui l’esonero non mi sembra la soluzione migliore. Ma ugualmente alla Roma, in pochi mesi le due squadre romane sono passate da felici, sorridenti e pronte per il futuro a noiose, tristi, impaurite e senza futuro.
Alti e bassi tipici nella capitale. Ma per recuperare in questa stagione, bisogna darsi una mossa. Il fiasco capitale, altrimenti, sarebbe realtà…”.