'Operazione Fuorigioco', Tavecchio: "Valuteremo tutte le situazioni. Operiamo nella tutela del tifoso" - Lazio News 24
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‘Operazione Fuorigioco’, Tavecchio: “Valuteremo tutte le situazioni. Operiamo nella tutela del tifoso”

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Negli ultimi giorni il calcio italiano è tornato sotto inchiesta. Il siparietto Mancini-Sarri, poi gli insulti di De Rossi a Mandzukic, infine l’esplosione del nuovo scandalo e l’ “Operazione Fuorigioco”. A questo proposito, Carlo Tavecchio ha detto di voler mettere mano al regolamento sulla prova tv già in estate: “Sicuramente l’istituto della prova televisiva sarà rivisto anche alla luce delle ultime esperienze: vogliamo permettere agli organi giudicanti di valutare nel miglior modo possibile e in maniera corretta i diversi casi. Cattiva pubblicità da queste situazioni? Tutti i giorni siamo messi in cattiva luce ma il mondo del calcio è un’altra cosa: si giocano 700mila partite l’anno e solo nello 0.5 per cento delle gare ci sono dei casi di violenza o altri problemi. In ogni caso, già in passato è stata fatta un’integrazione alla prova tv per le bestemmie. Non possiamo cambiare le regole in corso d’opera durante il campionato, perché significherebbe cambiare metodi di giudizio, ma in estate mi impegnerò in prima persona” ha promesso, come si legge sull’edizione online del quotidiano “La Repubblica”.  Il presidente della Federazione ha poi annunciato di aver richiesto l’anticipo della finale di Coppa Italia: “Non so chi vincerà o perderà, ma se ci fosse la comprensione di anticipare credo che questo possa essere di aiuto al ct Antonio Conte”, permettendogli l’avvio del raduno della Nazionale. Infine, Tavecchio ha commentato l’inchiesta “Fuorigioco” avviata dalla procura di Napoli che vede indagate diverse personalità, tra dirigenti e procuratori: “C’è fiducia totale in chi deve giudicare ma preciso che il calcio versa un miliardo e 40 milioni di euro in tasse. Ci sono indagati, risponderanno dei fatti e spero chiariscano la loro posizione. In caso di sentenze definitive si giudicherà, abbiamo preso atto della situazione questa mattina. La Figc non considera i rapporti con i procuratori come un fatto di tesserati, ma sono professionisti esterni all’ordinamento. Per quanto riguarda le società e i calciatori implicati valuteremo tutte le situazioni di garanzia al termine delle procedure dell’ordinamento italiano. Il nostro interesse non è difendere i mariuoli, noi difendiamo le persone per bene, un sistema che raccoglie 23 milioni di sportivi italiani che tifano per il calcio”.

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