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Podavini: “Lazio, a Istanbul ti aspetta una bolgia. Mercato? La società doveva fare di più”
Sulle frequenze di Elleradio, all’interno della trasmissione “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto per parlare del momento attuale della Lazio, Gabriele Podavini.
L’ex difensore biancoceleste inizia parlando della sfida europea contro il Galatasaray: “A Istanbul sarà una partita per uomini veri. Soprattutto in questo match d’andata, sarà una guerra di nervi, con l’ambiente caldissimo che aspetta la Lazio in Turchia. I biancocelesti dovranno dire finalmente cosa vogliono fare da grandi e se potranno davvero puntare a lasciare un segno in questa stagione. Sarà una partita da giocare soprattutto con la testa e col carattere, che è la qualità che contraddistingue i grandi giocatori. Cos’è cambiato rispetto allo scorso anno? Per fare gruppo in una squadra bisogna innanzitutto essere amici e fidarsi l’uno dell’altro. E’ necessario che ci sia armonia dentro e fuori dal campo, il resto poi viene da sé. Poi servono qualità tecniche e atletiche, ma la base deve essere l’amicizia reciproca. Chiaramente anche i mancati risultati possono destabilizzare il gruppo, facendo venire a mancare punti di riferimento. Forse qualche giocatore ha reagito male alle critiche esterne. Anche il ruolo di Pioli è stato molto importante, l’anno scorso vedevo una squadra che aveva una fiducia cieca nel suo condottiero“.
Un parere poi sui giovani Cataldi, Milinkovic e Hoedt: “Cataldi l’anno scorso ha rappresentato una novità eccezionale. Quest’anno non è partito al meglio, ma ultimamente si sta riprendendo, incarna il futuro della Lazio. Milinkovic-Savic mi sembra stia crescendo partita dopo partita, prendendo sempre più confidenza con la realtà della Serie A. Hoedt secondo me ha delle qualità, ma è ancora un po’ macchinoso. Deve capire che nel calcio italiano non ci si può specchiare, ma bisogna essere concreti. Come stile mi ricorda Angelo Adamo Gregucci, che quando è arrivato faceva intravedere grandi potenzialità, ma era un diamante grezzo che poi ha saputo diventare una delle più belle realtà della Lazio. Si sente comunque la mancanza di De Vrij. Hoedt al suo fianco potrebbe migliorare molto“. Infine una battuta sull’inoperoso mercato invernale fatto dalla società: “Purtroppo a gennaio la Lazio si è affidata ad una sorta di saldi. E’ arrivato solo Bisevac, che per di più veniva da un infortunio e che già ha evidenziato problemi fisici. Serviva qualcosa in più considerando le numerose assenze. E fortunatamente a destra si è ripreso Konko, altrimenti l’assenza di Basta avrebbe potuto rivelarsi un bel problema“.