2013
Miroslav Klose, come te nessuno mai: giù il cappello, passa il Re
Miroslav Klose, si chiama Miroslav Klose. Perchè è un fuoriclasse. Perchè segna in ogni modo. Fermi tutti, rewind. Domenica 5 Maggio 2013, segnatevi questa data, tifosi laziali. All’Olimpico di Roma, Lazio batte Bologna 6-0, ma la vittoria passa in secondo piano. E’ la giornata di Klose, che segna 5 gol. Che gonfia la rete 5 volte. E’ la giornata del fuoriclasse, del bomber che non segnava da Dicembre. E’ la giornata del vecchietto, di quello che “ormai la sua carriera l’ha fatta”. E’ la giornata di Klose. Dei 5 gol di Klose. Mai nessun laziale nella storia ci era riuscito. Cinque gol in Serie A, cinque gol in 40 minuti, tra il 21′ e il 61′. Cinque gol che racchiudono l’essere campione, il fuoriclasse. L’essere bomber. Esultanza pacata, composta. Non ci sono linguacce, spogliarelli, “ciucciotti”. E’ il gol di Miro. Sono i 5 gol di Miro. E’ record della storia laziale, come detto. Sfiorato quello in Serie A, di Piola, altro bomber laziale, che siglò sei reti in un solo match. Agganciato invece Pruzzo, che in un Roma-Avellino di 27 anni fa gonfiò la porta per appunto 5 volte. Ma noi ci teniamo il panzer. Quello dallo sguardo di ghiaccio e dall’esultanza pacata. Quello dal gol nel sangue e dall’umiltà del campione. Quello che si porta a casa il pallone. Non è il primo, ci auguriamo (e sappiamo) che non sarà l’ultimo. Miro Klose è tornato. E’ finito nella storia. Come te nessuno mai. Giù il cappello. Passa il Re.