Candreva e quel rigore sbagliato che sa tanto di addio…

Tra gli artefici della disfatta laziale a Marassi contro la Sampdoria è difficile non citare Antonio Candreva. L’esterno biancoceleste che pur aveva iniziato bene la gara servendo a Djordjevic l’assist per il momentaneo 0-1, nel finale di primo tempo ha avuto l’occasione di portare di nuovo avanti la Lazio calciando un rigore assegnato da Rizzoli per fallo su Keita. Candreva però non ha avuto la necessaria freddezza e ha tirato in maniera debole e prevedibile, facendo un vero e proprio regalo al para-rigori Viviano (quarto penalty disinnescato, il record di quest’anno appartiene a lui).

La mancata trasformazione dal dischetto è stata l’episodio spartiacque della prestazione del numero 87 che si è afflosciato col passare dei minuti, senza più indovinare una singola giocata. A mezz’ora dalla fine è stato richiamato in panchina per far posto ad Anderson. Ciò che ha colpito nell’atteggiamento del calciatore dopo il rigore sbagliato, come sottolinea Il Messaggero, è la corsa a testa bassa verso il centrocampo, sintomo di delusione ma anche di un rapporto che sembra ormai giunto al capolinea.

In estate, salvo inattesi cambiamenti, l’esterno romano dovrebbe cambiare aria, partendo alla volta di Milano dove è molto stimato sia dall’Inter che dal Milan, anche se non è da escludere la pista Chelsea dove ritroverebbe un suo grande estimatore come Antonio Conte.