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Corradi: «Lazio, devi credere in Simone Inzaghi. Balotelli? Non lo vorrei mai nel mio gruppo»
Per parlare del momento attuale della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, l’ex attaccante biancoceleste, Bernardo Corradi: «La mia idea della creatura attuale è che ricalchi le ultime sette della passata stagione in cui Simone fece bene nonostante le sconfitte. Si è presentato in maniera importante. A Bergamo non era facile vincere e contro la Juventus ha preparato la gara nel modo giusto. Non era cosa elementare creare occasioni contro i bianconeri.»
Nuovi acquisti: «Mi ha impressionato Bastos. Ha mostrato una brillantezza atletica positiva, forse derivante dal fatto che è un po’ più avanti come preparazione. Non si è tirato indietro neanche nell’uno contro uno con Higuain. Differenze con lo scorso anno? Dal punto di vista numerico manca qualcosa. Luis Alberto non lo conosco, mi farò un’idea vedendo le partite. Bisogna credere in Simone Inzaghi, anche se tornato in maniera rocambolesca. Sono felicissimo per lui.»
Sul rientro di de Vrij: «Quella che è stata la differenza fra le due Lazio di Pioli è proprio la presenza di questo fortissimo difensore. Vicino a lui si gioca bene.»
Un attacco che ha bisogno di nuovi innesti: «L’acquisto di Balotelli dipende da che tipo di operazione vuoi fare. È una scommessa, ma io non lo prenderei mai nel mio gruppo. A mio avviso Djordjevic è un attaccante che ha nelle corde la possibilità di giocare in questa Lazio ma si deve aiutare nel recuperare la forma di quando fu acquistato. Gli attaccanti buoni sono merce rara e te li fanno pagare. Non so la Lazio quanto vuole investire in questi ultimi giorni di mercato.»
L’addio di Candreva: «Si sapeva che sarebbe andato via. Doveva essere l’anno questo, con la partenza di Antonio, dell’esplosione di Keita. Spero sia una frattura sanabile soprattutto se non riesci a venderlo. Il tempo aiuta a curare le ferite, anche quelle con lo spogliatoio. Dovesse rimanere alla Lazio potrebbe con qualche prestazione importante recuperare fiducia. Grande lavoro dovrà farlo Angelo Peruzzi. È una situazione che rende tristi perché non fa bene a nessuno.»
Infine un giudizio sulla Serie A: «La lotta dipende da quanto la Juventus andrà avanti in Champions League. Hanno fatto una campagna acquista eccezionale alla quale aggiungeranno anche Cuadrado e un centrocampista. Dietro c’è l’Inter che ha una buona rosa ma ha un allenatore che deve ancora capire la propria squadra e il campionato italiano. La scelta De Boer mi ha onestamente sorpreso. La Roma deve assorbire la tremenda batosta del Porto. Il Milan ha iniziato a far vedere delle linee di gioco diverse con Montella ma i giocatori sono sempre quelli. Il Napoli invece deve adattarsi al post-Higuain. Milik comunque si è presentato bene e Sarri è davvero bravo.»