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Ledesma: «Lazio, mi manchi. Futuro in società? Un giorno…»
Non perde mai occasione per parlare della sua Lazio, Cristian Ledesma. L’ex centrocampista biancoceleste, oggi in Grecia al Panatinaikos, è intervenuto durante la trasmissione «1900n Tv». Il suo pensiero è rivolto alla nuova esperienza al Panatinaikos: «C’è un po’ di amarezza perché con la sconfitta di ieri è molto difficile qualificarsi. Domenica c’è il derby con l’Olympiakos, ci giochiamo anche la testa della classifica perché noi siamo secondi. È importante per il momento più che per la classifica in sé per sé».
Che atteggiamento dovrà avere la Lazio con il Napoli?
«Non è giusto pensare alla partita contro il Napoli sia decisiva per dimostrare il valore della squadra di Inzaghi. Va valutato il campionato nel totale. La Lazio deve dimostrare quanto vale tutta la stagione».
Derby a confronto, Atene vs Roma…
«Non l’ho vissuto e aspetto domenica per fare il confronto, qua il calcio è molto seguito. C’è un bell’ambiente, bella gente. Il derby di Roma non credo che abbia paragoni».
Che cos’è stata per te l’Italia?
«Alla Lazio sono diventato un calciatore professionista, devo tutto all’Italia che mi ha insegnato il calcio. Al di là del calcio qui sono diventato padre e marito, sono cresciuto qui come uomo».
Quali sono state le difficoltà in Brasile?
«Ho trovato tante differenze, troppe. Non ero a mio agio, si fa tutto con troppa calma, pure gli allenamenti sono molto più lunghi».
Che cosa pensi di Murgia e che consiglio senti di dargli?
«Lo conosco perché si è allenato diverse volte con noi. Ha talento, solo che quello non basta. Conta tanto anche la professionalità. Il consiglio che mi sento di dargli è quello di imparare la cultura del lavoro e del sacrificio e non pensare solo a vendere la loro immagine. Non è facile per un giovane imporsi, il prossimo anno sarà quello della conferma».
Quali sono i maggiori pericoli del Napoli?
«La Lazio dovrà fare molta attenzione a Callejon che sa fare male, è un giocatore molto intelligente».
Manca tanto ancora al derby, come mai la Lazio non riesce a vincere da tre anni e mezzo?
«Credo che la Lazio deve avvicinarsi alle parti alte della classifica. Solo così può acquisire le giuste sicurezze per affrontare la Roma ad armi pari».
Il tuo futuro è alla Lazio?
«Il mio futuro è domenica, la Lazio mi manca così come mi manca Formello e portare lì mio figlio. Ogni tanto mi sento con Lotito tramite un’amicizia in comune, ma non parliamo di futuro. C’è la speranza di poter fare, un giorno, qualcosa di importante nella società».