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Stefano Re Cecconi: «Contro il Palermo prova di maturità. Peruzzi? Un gran colpo!»
“Aveva un volto chiaro e tirato”, questo il titolo del libro scritto dal giornalista Guy Chiappaventi che vuole fare chiarezza sulla tragica morte di Luciano Re Cecconi, uno degli artefici dello scudetto della Lazio del 1974 morto in circostanze mai del tutto chiarite. Il figlio Stefano è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio commentando così la sotria di suo padre: «Non ho letto il libro ma mi fa piacere che si parli ancora di mio padre, mi sono battuto spesso per le inesattezze che sono state dette ma poi ho lasciato perdere. Per chi soffre come noi certe volte è come spargere sale sulle ferite». Stefano ha parlato anche del momento della Lazio e del suo allenatore Inzaghi: «La vicenda estiva di Bielsa mi ci h afatto rimanere male perchè la Lazio non merita queste cose. Il gioco di Inzaghi non è strabiliante ma è efficace, è stato bravo nello stimolare la voglia di rivincita di alcuni giocatori e ha affrontato a testa alta situazioni spinose come quella di Keita. I giocatori sono più tranquilli e anche chi entra fa il suo, la Lazio inoltre ha il vantaggio di allenarsi tutta la settimana per preparare il match della domenica». Su Angelo Peruzzi: «La scelta di Peruzzi è stato un gran colpo perchè un punto di riferimento dal punto di vista professionale. E’ bello vedere molti giovani che passano dalla Primavera alla prima squadra, significa che sono attaccati alla maglia. Murgia ha dimostrato di essere un giocatore interessante, anche Cataldi quando è entrato ha sempre fatto bene, conosco bene la famiglia è piena di lazialità. Spero non si senta la mancaza di senatori come Klose e Mauri, adesso starà a Radu e Lulic proteggere i giovani». Infine una battuta sul prossimo match contro il Palermo: «In serie A nessuno ti regala niente, il Palermo ha delle individualità interessanti come Nestorovski. La Lazio deve dimostrare maturità e non pensare al derby, soprattutto Felipe Anderson non deve farsi ammonire».