Archivio
Gregucci: «In Serie A non esistono esterni forti come Keita e Felipe. Derby? I tifosi devono tornare allo stadio…»
Nella settimana del derby, Lazio Style Radio è andata alla ricerca dei calciatori che hanno affrontato questa sfida suggestiva. Angelo Gregucci ha affrontato tante volta la Roma con la maglia biancoceleste, ecco di seguito l’intervista completa.
Che bisogna fare per vincere il derby?
«La Lazio deve ricompattare le fila, tornare allo stadio. Vedo manifestazioni di grande entusiasmo quando la squadra va in trasferta. Bisogna unirsi, non sempre nella storia del club le cose sono andate così».
Giovedì ci sarà l’allenamento a porte aperte…
«Essenziale per poi caratterizzarsi, noi ci siamo sempre esaltati nei momenti di difficoltà, la compattezza deve essere il primo comandamento. Poi bisogna far sì che i calciatori sentano il senso d’appartenenza. La storia recente dice che la mia previsione sul campionato fosse corretta. Non esistono due esterni come Felipe e Keita in Serie A, difensori migliori di de Vrij. Centrocampista centrali migliori di Biglia e un allenatore come Inzaghi che conosce benissimo il settore giovanile. Ci sono tanti valori aggiunti e in crescita esponenziale, la Lazio può aprire un ciclo».
La Lazio ha comprato molti giovani…
«Facciamo qualche complimento al direttore sportivo, abbiamo scoperto difensori giovani altamente performanti. Non conosciutissimi e bisogna cercare di riconoscere perché è fondamentale. La compagna acquisti è stata buona. Milinkovic-Savic è in crescita esponenziale, ce ne sono altri. Anche in questo caso si vince tutto insieme. Si sta muovendo qualcosa a livello di settore giovanile: Murgia mi piace da morire. Bisogna recuperare Cataldi. Lo stesso Strakosha sta facendo bene. Merito ad Inzaghi nella gestione di questa squadra svegliata dai torpori. I ragazzi che si sono fatti largo nel settore giovanile hanno delle opportunità e se lo meritano. Sono convinto che negli ultimi due anni il calcio giovanile italiano sta cambiando. Bisogna investire su di loro, negli ultimi due anni i giovani italiani stanno crescendo e punterei molto su di loro. Alcuni sono immigrati di seconda generazione, ben venga. Due bienni fa i calciatori giovani dovevano trovare spazio e continuità in Serie B. Ora ci sono molti Under 21 che giocano titolari in Serie A e li vedo con un grande senso di appartenenza. Ci siamo accorti che i nostri ragazzi hanno grande talento, in questo momento meritano spazio. Bisogna creare dei modelli, siamo con un campionato in difficoltà ma bisogna investire sulle strutture per andare senza esclusione di colpi a lavorare sui giovani».
Un giudizio sulla difesa e sull’attacco della Lazio?
«Parlerei della squadra: sa interpretare bene le difficoltà e lotta insieme. Si propone tutta insieme: in campo aperto e in velocità la Lazio è devastante. Ci sono anche i movimenti di Immobile in tutto il fronte offensivo che sono utili per le nostre mezz’ali Milinkovic-Savic e Parolo. Entrambi sanno inserirsi alla grande e possono essere pericolosi».
Quale modulo userebbe per il derby?
«Mi fido di Inzaghi, lui vede quotidianamente i calciatori e sa qual è la squadra migliore da mettere in campo. Bisogna preservare gli esterni, alcuni non hanno idea del loro potenziale. Felipe Anderson non sa quanto è forte».