2013
L’incubo bianconero colpisce ancora, ma che brutta Lazio!
L’ultimo atto del campionato biancoceleste finisce con il Cagliari, ma non in Sardegna bensì a Trieste vista la famosa inagibilità dello stadio rossoblu. Petkovic rispolvera la difesa a tre mentre Pulga si affida all’estro di Ibarbo e la fisicità del suo centrocampo.
PRIMO TEMPO – L’entusiasmo della squadra romana di entrare in Europa attraverso la porta principale viene subito smorzato dalle notizie che arrivano da San Siro dove l’Udinese in pochi minuti già fissa il risultato sullo 0-2. A Trieste d’altra parte la Lazio dà l’impressione di volerci credere almeno nelle primissime battute soprattutto con Candreva che impegna più volte Abramov come al 25’ quando il suo tiro viene ribattuto malamente dal portiere rossoblu sui piedi di Kozak poco reattivo nel tap-in. Da segnalare nel corso della prima frazione anche una ripartenza di Ibarbo e l’ammonizione rimediata da Cana. Senza nessun motivo d’interesse esclusa una traversa di Avelar che fa tremare Marchetti nel recupero, la partita scivola via fino al duplice fischio arbitrale.
SECONDO TEMPO – Rientrare in campo con la quasi certezza di non poter più raggiunger e la squadra di Guidolin non è stato indubbiamente uno stimolo per far bene per Klose e compagni. Così il Cagliari sfiora più volte il vantaggio con la difesa laziale che prima si salva grazie a Biava sulla linea e poi prega su un tiro di Thiago Ribeiro non deviato da pochi passi da Ibarbo. Mentre da Milano arriva la notizia del romboante 2-5 per i bianconeri, Petkovic ormai rassegnato, decide di operare un po’ di turn-over inserendo Gonzalez e Floccari per Konko e Kozak. Ma la sostanza non cambia e i ‘padroni di casa’ trovano il meritato vantaggio con un colpo di testa di Dessena sugli sviluppi di una punizione. Unico sorriso in casa Lazio del finale è l’ingresso in campo di Ederson per Biava, ma per il resto è una disfatta totale. Dopo cinque inutili minuti di recupero, finisce la gara.
Il campionato termina nel peggiore dei modi per la Lazio di Petkovic: brutta prestazione, fuori da ogni competizione europea e per di più anche sotto ai cugini giallorossi in classifica. Ora la Coppa Italia conta quanto una stagione.