2013
SPECIALE DERBY – 6 gennaio 2005, Lazio-Roma 3-1: sedici anni dopo ancora Paolo Di Canio
Sedici come l’ultima volta. Sedici come l’ultimo (e fino a quel momento l’unico) gol nel derby contro la Roma. Sedici. Sedici come gli anni passati dalla corsa sotto la curva nemica, la sud. Paolo di Canio prende la scena della stracittadina del 6 Gennaio 2005, nel giorno della Befana. L’attaccante romano, dopo tante esperienze tra Italia e Gran Bretagna, fa ritorno a Roma, nella sua Lazio. Nella sua città. Nella squadra per la quale fa il tifo. Le luci della ribalta sono tutte per lui. E non importa se i biancocelesti non vincono un derby da 10 partite, o se in difesa proporranno la coppia Talamonti-Giannichedda. C’è Di Canio. Non importa neanche se la Lazio, almeno sul piano tecnico, è nettamente inferiore rispetto ai dirimpettai giallorossi. Non importa se la classifica è quasi drammatica con la Lazio in lotta per non retrocedere e con un Papadopulo appena subentrato a Mimmo Caso e quindi alla sua prima partita da tecnico biancoceleste. Non importa perché c’è Di Canio. È il suo derby, e tutte le difficoltà verranno superate. Il “Papa” schiera un 4-4-2 classico con il numero 9 a muoversi alle spalle di Tommaso Rocchi. La Roma dal canto suo deve fare a meno di Montella (squalificato) e Del Vecchio out per infortunio. Recupera invece Panucci, che nel 3-4-3 di Del Neri prende posto sull’out mancino di centrocampo. Davanti spazio al trio Mancini, Cassano e Totti. Proprio Totti, che in settimana si becca continuamente con il leader della parte biancoceleste della città. Scambio di battute, di sfottò. È derby. Con la differenza però, che questo è il derby di Paolo Di Canio.
La Lazio parte subito forte, con i due gemelli Filippini scatenati che mordono le caviglie a ogni giocatore romanista in possesso di palla. La prima occasione arriva al 14′, quando Cesar costringe all’intervento un incerto Pellizzoli. Passano pochi minuti e Panucci salva di testa un cross di Di Canio con lo stesso Cesar pronto al colpo di testa a botta sicura. La Lazio è padrona del campo e al 29′ un lancio perfetto di Liverani manda in porta di Canio che al volo batte Pellizzoli. Esplode la Nord, esplode di Canio. “Sono io”, dice scatenato contro la Sud. È di nuovo lui, sedici anni dopo. Ancora sotto la curva nemica. Il gol di Cassano a metà secondo tempo passa quasi inosservato, perché la squadra di Papadopulo continua a giocare meglio e a dominare l’avversario. Totti nel frattempo continua a non vederla mai. Anzi si nota solo quando mette in scena il solito teatrino per un petardo esplosogli a qualche metro di distanza. Entra in campo persino la barella. Lo spettacolo per stare al centro dell’attenzione finisce e il re della serata Paolo di Canio spizza di tacco un cross di Oddo: sul pallone arriva Cesar che con un perfetto sinistro batte per la seconda volta Pellizzoli. Due a uno e mani sul match. La Roma si scopre e Rocchi la grazia: il numero 18 biancoceleste servito in profondità supera il portiere romanista ma si sbilancia e calcia fuori. Finisce in modo diverso qualche minuto più tardi. Liverani delizia ancora lanciando in profondità l’ex attaccante dell’Empoli che di testa supera Pellizzoli e appoggia di destro in rete. È tre a uno. È corsa sotto la Nord. Prende ancora le luci della ribalta Paolo di Canio, che uscendo dal campo indica le tre dita. Tre come i gol. Dieci come gli anni di distanza dall’ultimo derby vinto. Sedici come gli anni passati dalla corsa sotto la Sud. La Lazio torna a vincere. Di Canio torna a vincere. Grinta, passione, tenacia. Questa la ricetta per battere una Roma troppo piccola per una Lazio così grande.
LAZIO: Peruzzi; Oddo, Talamonti, Giannichedda, E. Filippini; A. Filippini, Liverani, Dabo (44’st Manfredini), Cesar; Rocchi (41’st Muzzi), Di Canio (48’st Inzaghi). A disposizione: Sereni, Lequi, Lopez, Pandev. Allenatore: Papadopulo.
ROMA: Pelizzoli; Mexes, Dellas, Ferrari (1’st Corvia); Panucci, De Rossi (34’st Candela), Perrotta (13’st Aquilani), Cufrè; Mancini, Totti, Cassano. A disposizione: Zotti, Scurto, Sartor, Mido. Allenatore: Del Neri.
Reti: 29’pt Di Canio; 24’st Cassano, 29’st Cesar, 40’st Rocchi.
Arbitro: Dondarini.
Ammoniti: E. Filippini, Liverani, A. Filippini, Perrotta, Mancini, Cassano, Rocchi, Totti, Aquilani.
Gianmarco Liberati – Lazionews24.com