Bollini: "I ragazzi vanno elogiati per la crescita. Se mi arrivasse la chiamata di una prima squadra..." - Lazio News 24
Connettiti con noi

2013

Bollini: “I ragazzi vanno elogiati per la crescita. Se mi arrivasse la chiamata di una prima squadra…”

Pubblicato

su

Intervistato dai microfoni di Radio Radio, il tecnico della Lazio Primavera, Alberto Bollini, ha fatto il punto sulla situazione biancoceleste, a cominciare dalla sfida contro il Chievo. Quest’anno è diverso dagli altri. Sono cambiati gli scenari: noi e il Milan siamo le uniche nelle prime quattro, Roma e Napoli non ci sono e l’Inter campione in carica è stata eliminata ai play-off. Noi siamo più giovani: i ragazzi vanno elogiati per la grande crescita. Abbiamo recuperato 7 punti, evitando i play off.

Successivamente, Bollini esprime la sua opinione riguardo il match di stasera contro il Chievo. “Hanno una fisicità superiore per la categoria. La squadra è stata rafforzata, mentre la loro prima punta ha già collezionato due presenze in A. La scuola calcio del Chievo può contare sempre su grandi blasoni: noi potremmo partire favoriti, ma i gialloblù hanno i numeri dalla loro. Battere una squadra come la Juve è molto importante. Noi però ci rendiamo conto della nostra forza: pensiamo a noi stessi, non agli altri.”

Già, anche perché sono i giovani della Lazio quelli che devono suscitare timore. “Le promozioni di Onazi e Rozzi in prima squadra hanno impreziosito il nostro livello. Ci sono anche altri ragazzi pronti per il grande calcio, ma i tempi vengono dettati da persone competenti. Il debutto di Crecco contro la Juventus ne è la dimostrazione. Non conta solo la crescita calcistica, ma anche quella fuori dal campo. Perché gli allenatori delle giovanili non vanno in prima squadra? Con i giovani si riesce ad esprimere il calcio migliore. Ma se mi fosse arrivata un’offerta non mi sarei di certo tirato indietro. Nel calcio di oggi prevale l’abilità all’altezza. Fisicità e abilita sono due aspetti fondamentali, ma come lo sono l’educazione e la disponibilità. I centimetri sono importanti, ma senza carattere non si va da nessuna parte.

Bollini conclude sottolineando le differenza con la squadra del 2001: “Era una gruppo diverso, più maturo anagraficamente e più imponente dal punto di vista fisica. La tattica non era così esasperata, mentre una profonda differenza è stata segnata dalla comunicazione. I ragazzi hanno scaltrezza motoria e tecnica importante: quell’anno vincemmo lo scudetto, ma in Serie A ci arrivarono solo Domizzi e Berrettoni. Per questi ragazzi prevedo un futuro roseo.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Lazio News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 46 del 07/09/2021 Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a S.S. Lazio S.p.A. Il marchio Lazio è di esclusiva proprietà di S.S. Lazio S.p.A.