ESCLUSIVA – Lazio-Matavz: primi contatti, ma tutto dipende da Kozak

Suggestioni, idee, contatti. È il bello del calciomercato, che sta vivendo una fase caldissima. Almeno per quanto riguarda la Lazio. Una Lazio mai sazia, appena vincitrice del derby ‘di tutto’, ma che ha portato a Roma la bellezza di cinque giocatori: Brayan Perea, Diego Novaretti, Lucas Biglia, Felipe Anderson e, per ultimo, Vinicius. Ma Tare e Lotito non si fermano qui, cercano un difensore centrale (all’occorrenza terzino) e una punta. Sul primo ci sono trattative in corso per Elez, Hysaj e Capuano, mentre per quanto riguarda il colpo per il reparto offensivo sembra svanito il nome di Matri, mentre è spuntato il pescarese Ante Vukusic. Insieme al 22enne, secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, la Lazio ha sondato il terreno per Tim Matavz, attaccante classe ’93 del PSV Eindhoven. Cresciuto nelle giovanili del Gorica, Matavz entra a far parte del grande calcio nel 2009 al Groningen, dove diventa la stella della squadra con 34 gol segnati in appena due stagioni. Il Napoli di Mazzarri si accorge di lui ma non chiude l’operazione e l’altro nascente del calcio sloveno passa al PSV, con il quale segnerà 22 reti tra il 2011 e il 2013. Alto 193 cm, è il classico bomber bravo tecnicamente, forte di testa e perfetto nel gioco di sponda. La Lazio se n’è accorta e lo reputa perfetto per completare il reparto offensivo. Nelle scorse settimane Tare avrebbe avuto dei contatti con l’agente del calciatore per sondare il terreno. Matavz vuole provare una nuova esperienza, ha dichiarato a più riprese di desiderare l’Italia e la Lazio sarebbe la sua grande occasione. Il PSV lo valuta circa 7 milioni, su di lui ci sono anche Stoccarda e Amburgo, bisogna far presto per non rimanere con nulla in mano. La Lazio ha prima l’obbligo di vedere Kozak: con il ceco in rosa nessun attaccante può sbarcare a Formello. E qualsiasi discorso sarebbe superfluo. Matavz piace tanto alla Lazio, la Lazio piace tanto a Matavz. E paradossalmente tutto dipende da Kozak.

Gianmarco Liberati/Francesco Ponticiello – Lazionews24.com