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2013

Lazio, ma è un canto brasileiro!

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Chissà se quando ha cantato Ma è un canto brasileiro Lucio Battisti ha pensato alla sua Lazio. Il famoso cantante infatti era anche un tifoso laziale, e adesso potrebbe ritrovare nella sua squadra del cuore le parole di una delle sue canzoni meno conosciute. Sì, perché la Lazio in questo periodo sta effettivamente instaurando a Formello una colonia di brasiliani come mai si era visto prima. I biancocelesti non sono mai stati legati in modo particolare alla terra verdeoro, se si dà uno sguardo al passato vengono fuori nomi che uno aveva messo nel dimenticatoio come Amarildo, il centravanti con la Bibbia, o i quattro fratelli Fantoni, ma ricordarseli vorrebbe dire aver vissuto in mezzo alle due guerre. Se fino a poche stagioni fa c’erano Cesar o Matuzalem, adesso la Lazio è diventata una succursale della Selecao.

Tre anni e mezzo fa è arrivato André Dias, nel mercato di riparazione del gennaio 2010 la Lazio si assicurò un roccioso difensore che di brasiliano aveva solo il passaporto, non un tipico giocatore di qualità se così si vuol dire ma un tassello utilissimo per rinforzare la retroguardia biancoceleste. A ruota seguì uno dei colpi di mercato migliori della gestione Lotito, vale a dire il Profeta Hernanes, che adesso è nel mirino del Paris Saint Germain (altro brasiliano: Leonardo) ma ha già detto di voler aiutare a far grande la squadra e di voler vedere ancora Olympia librarsi sopra l’Olimpico. A loro due si è aggiunto Ederson, che nell’ultima annata ha avuto sfortuna per via dei numerosi infortuni ma quando è stato chiamato in causa ha fatto vedere di essere un bell’elemento.

Infine, i due acquisti della sessione estiva laziale. Partiamo dall’ultimo arrivato, il promettente terzino scovato da Tare nel Cruzeiro, ovvero Vinicius, che gli addetti ai lavori hanno già incominciato ad incensare e che potrebbe risolvere i problemi di Petkovic sulle corsie laterali. Come dimenticarsi Felipe Anderson? Gli uomini mercato degli aquilotti avranno sempre in mente questa estenuante trattativa per quello che è considerato uno degli astri nascenti del futebol brasileiro. Giorni e giorni ad inseguire il ragazzo del Santos, culminati finalmente nell’acquisto più stancante dell’era Tare. Ben cinque giocatori che vengono dal Brasile, un record per una squadra come la Lazio che storicamente è sempre stata più argentina – saranno contenti Novaretti e Biglia… – basti pensare a Veron o Crespo, senza stare a ricordare campioni del passato. Aspettiamoci dunque che Hernanes imbracci la chitarra nello spogliatoio e tutti insieme inizino ad intonare Aquarela Do Brasil, che voci non confermate danno come prossimo nuovo inno biancoceleste.

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