2013
Bollini: “Pensiamo già al Napoli”
Dimenticare al più presto la delusione maturata ai rigori contro l’Anderlecht. Per farlo è necessario rituffarsi completamente nella realtà del Campionato Primavera. Questo il diktat di mister Alberto Bollini ai suoi ragazzi. Il tecnico, intervenuto a Lazio Style Radio, è già proiettato al prossimo scontro con il Napoli capolista: “Domani sarà una partita importante, perchè si affrontano due grandi club, che stanno facendo bene a livello societario, di prime squadre e hanno grande attenzione per il vivaio. Quando giochi con la prima classe, che abbiamo già incontrato tre volte in questa stagione, senza riuscire mai a vincere, vuol dire che gli altri sono bravi e meritano questo posto in classifica, ahche in virtù di individualità importantissime in chiave futura”.
Bollini nutre grande stima e rispetto per i partenopei: “Ho ammirazione per il Napoli, perchè hanno saputo giocare un buon calcio, ma sopratutto hanno una maturità derivata dalla scaltrezza, dalla velocità di gioco e di pensiero. Siamo di fronte a una delle realtà più importanti italiane che a marzo si giocherà anche la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Noi non ci sentiamo da meno, perchè abbiamo fatto poco fa una finale scudetto, abbiamo cambiato tanto, siamo ancora un cantiere aperto, vogliamo tanta crescita del gruppo, ma soprattutto dei singoli. Affronteremo questa gara a viso aperto, cercando finalmente di ottenere la prima vittoria, che non solo ci rilancerebbe ma ci darebbe quell’onore di poter cercare di contrastare la capolista”.
Nella crescita dei baby atleti è fondamentale l’esperienza con i grandi, le convocazioni in nazionale, ma anche una sconfitta come quella con l’Anderlecht: “Quando un ragazzo viene convocato in Nazionale, lo deve sempre condividere con lo staff tecnico, ma soprattutto con i compagni di squadra, a maggior ragione quando un ragazzo viene convocato in prima squadra. Noi dobbiamo far trovare sempre pronti i nostri giocatori, come è già successo in passato e sta accadendo anche ora e ieri è stata una buona soddisfazione post Viareggio. La Lazio è un grandissimo club, abbiamo la fortuna di essere in un campo adiacente non solo di campioni, ma anche di una squadra che si sta facendo valere a tutti i livelli anche in Europa. Il Viareggio è più facile che lasci l’amaro in bocca negli adulti che nei ragazzi, perchè il giorno dopo loro hanno già voglia di ricominciare con il gioco e spesso anche noi più grandi dobbiamo imparare da questo spirito per sdrammatizzare e ripartire da una finale come ha domani la Lazio”.
Bollini poi dice la sua sulle differenze tra vivai italiani ed europei: “Il gap sotto l’aspetto dell’approccio al gioco si è molto abbassato. Le squadre italiane, non cercano più il risultato attraverso il singolo. Il calcio italiano si sta dimostrando di grande avvicinamento al concetto europeo. I ragazzi stranieri hanno il concetto di gioco, i terzini alti, difensori centrali che fanno partire l’azione e quindi squadre molto armoniche, questo mi succedeva sette anni fa, ma ora si vede con continuità anche nel nostro calcio. Per quanto riguarda quello che è successo nella Viareggio Cup, mi ha impressionato il palleggio che ha fatto la Stella Rossa contro di noi, ma soprattuto la selezione dell’Anderlecht sotto l’aspetto fisico e non a caso hanno vinto anche ieri ai rigori contro il Torino, ancora senza subire gol”.