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Abbate: «La Lazio entra in campo con un approccio sbagliato, le statistiche lo certificano»
Abbate: «La Lazio entra in campo con un approccio sbagliato, le statistiche lo certificano». Le parole del giornalista
Ai microfoni di Radiosei, il giornalista Alberto Abbate ha analizzato il difficile momento della Lazio. Queste le sue parole:
PAROLE – «La Lazio entra in campo con un approccio sbagliato, le statistiche lo certificano. Ha preso 5 gol nei primi tempi, è troppo. Bisogna cambiare atteggiamento. Non bisogna diventare vittime sacrificali di squadre che cercano di aggredirci consci di questa nostra debolezza. Vista la differenza tecnica tra la Lazio e le squadre fin qui affrontate, dovrebbe essere un vantaggio per i biancocelesti ritrovarsi una squadra che si sbilancia davanti e non mette il pullman in difesa. Può essere con squadre qualitativamente superiori come Napoli e Juventus, ma se ti aggrediscono Monza e Lecce… La spiegazione a questi problemi è che la Lazio, a parte la gara con l’Atletico, si approccia male alle gare. Anche contro il Napoli nel primo tempo abbiano cominciato malissimo ».
MILINKOVIC– «Bisogna andare oltre questa cosa per due motivi: la prima è che dal punto di vista della Lazio il problema è la fase difensiva. E Milinkovic non aiutava affatto la difesa, anzi. La seconda motivazione ha più senso, oggettivamente c’è un problema di rodaggio sulla parte destra del centrocampo. Un tempo c’era un meccanismo oliato, adesso ho notato qualche difficoltà da parte di Guendouzi e Kamada. La Lazio deve trovare la formula giusta. Kamada ha un’intelligenza tattica superiore a tutti ».
MERCATO– «Il mercato è ottimo jn prospettiva, ma non è quello che voleva Sarri per fare il salto di qualità Nella testa di Sarri il rischio appagamento dei giocatori esisteva già dalla scorsa stagione. Ecco perché spingeva per aumentare la competizione in rosa. Kamada è fortissimo, ma in quella zona preferiva Zielinski, che tra l’altro già conosceva a memoria i suoi schemi, così come successo con Hisaj. Nessuno si aspettava questo inizio traumatico, ma io invece dico che in estate i segnali c’erano. Sono passate cinque giornate, non è tutto perso, ma adesso ci attendono quattro partite molto difficili, che non fanno ben sperare. La Lazio ha le possibilità di voltare pagina, ma deve farlo subito ».