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Acerbi si racconta: «Ho pensato di smettere col calcio. Vi svelo il perché»
Acerbi si racconta: «Ho pensato di smettere col calcio. Vi svelo il perché». Le parole dell’ex Lazio
Si è raccontato a 360 gradi Acerbi. Il difensore ex Lazio è intervenuto stamane sulla pagina Che Fatica La Vita Da Bomber, dove ha svelato alcuni particolari tratti della propria carriera, prima di cimentarsi in alcun scelte tra compagni ed allenatori. Ecco il suo intervento.
INIZI – «Il calcio era una passione, poi è stato quasi un obbligo. Volevo smettere di giocare a calcio, giocavo a 16 anni in una squadra di Promozione da centrocampista-attaccante, mi sono divertito un sacco. Poi sono andato a Pavia. Mi sono tornato a divertire dopo la malattia, prima era più un lavoro. La mia ignoranza sportiva è venuta fuori nel calcio».
QUANDO CAPITO DI AVERCELA FATTA – «Ma ancora non ce l’ho fatta, se ce l’avrò fatta o meno lo dirò dopo l’ultima partita se avrò preso tutto quello che potevo dopo la malattia e non avevo più nulla da prendere. So che devo essere orgoglioso di quanto fatto, ma non posso distrarmi con questo pensiero. Voglio ancora dare, penso sempre alla prossima partita; è un obbligo. La mentalità deve essere quella vincente, poi alla fine fai i conti».
MOMENTO PIU’ BELLO – «Le bambine, poi la rinascita nel calcio».
IL PIU’ BRUTTO – «Non riguarda il calcio… Quando ti affidi a persone che credi siano amiche».