2013
Aggiotaggio, Lotito assolto in Cassazione. Mentre Zaccheo giudicherà Mauri al Tnas…
A dire il vero non se ne sentiva la mancanza, ma la sezione legale della S.S.Lazio continua a lavorare, questa volta producendo buoni frutti. La notizia in realtà è datata, ma il 4 luglio scorso l’assoluzione di Claudio Lotito dall’accusa di aggiotaggio, nella vicenda che lo vedeva imputato – e condannato in primo e secondo grado – insieme con Roberto Mezzaroma, è passata inosservata a tutti mezzi di comunicazione, agenzie stampa incluse. “Stiamo aspettando il deposito delle motivazioni – rivela l’avvocato del presidente della Lazio, Gian Michele Gentile contattato telefonicamente – la quinta sezione penale della Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna in appello a 18 mesi per aggiotaggio, annullando invece con rinvio per quanto concerne il ritardo del lancio dell’Opa, effettuato nel novembre 2006 quando, secondo il dispositivo, il termine massimo era quello di giugno 2006. Dopo il deposito delle motivazioni verrà fissata la data dell’udienza, ma al massimo Lotito rischia una sanzione pecuniaria, sempreché non intervenga la prescrizione”. Restando in casa Lazio, è stato formato il collegio del Tnas che dovrà pronunciarsi su Stefano Mauri. Gli avvocati Guido Calvi e Maurizio Benincasa, arbitri rispettivamente del calciatore e della Figc, come presidente del Collegio hanno scelto Massimo Zaccheo. Quest’ultimo non è nuovo alle vicende biancocelesti, essendo stato il presidente del collegio che la scorsa estate ha emesso il lodo Zarate, pronuncia dall’esito scontato dopo la rinuncia, da parte dei legali dell’argentino, all’emissione del lodo da loro stessi richiesto. Infine, la Cassazione, dopo aver discusso il 22 aprile scorso, il 19 agosto ha accolto il reclamo della Lazio in merito alla vicenda Goran Pandev. Il presidente Claudio Lotito si era infatti rivolto al Tribunale di Milano perché riteneva il lodo viziato sia nel merito che nella forma, ovvero nelle modalità con cui era stato valutato il ricorso del calciatore macedone; tribunale che il 5 febbraio 2013 aveva definito il ricorso inammissabile per tardività, ovvero il reclamo era stato presentato oltre i termini previsti. Piazza Cavour ha ribaltato la situazione, ora la palla ripassa al tribunale di Milano che dovrà entrare nel merito, stabilendo la correttezza o meno del lodo che portò Pandev a svincolarsi dalla Lazio, sussistendo la tesi della violazione dell’articolo 7, quella riassumibile volgarmente col mobbing.
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