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AIC, Tommasi: «Speriamo di trovare una data certa la ripresa. Protocollo? Ci sono criticità»
AIC, le parole del presidente Damiano Tommasi in merito al protocollo della Figc e anche ad una possibile ripresa della Serie A
Il presidente dell‘AIC Damiano Tommasi è intervenuto ai microfoni di Rainews per commentare quanto sta accadendo in questi giorni. Ecco le sue parole.
«Il Protocollo di sicurezza? Ci siamo ritrovati per analizzarlo e capire quali sono le novità. Ci sono delle criticità che hanno evidenziato i club, speriamo di trovare un modo per superarle in modo da poter ripartire. Sicuramente non avere una data certa per l’inizio della stagione genera incertezza, vorremmo avere più dati ed indicazioni. Il ritiro, vista la gestione dei casi di positività che rischia di bloccare un’intera squadra, è uno dei punti in sospeso. È un grande punto interrogativo, una positività potrebbe interrompere sul più bello il percorso. Bisogna capire cosa fare in caso di una singola positività».
MEDICI – «Siamo in contatto con i medici e con il dottor Nanni, indicato dalla Lega come riferente. Essere allineati sulla stessa posizione è importante, per noi devono esserci le condizioni uniformi per tutti. Questo è uno degli scogli da superare, ma questo non è un tema che riguarda solo il mondo del calcio».
RIPARTENZA – «Speriamo di avere una data certa. Da una data certa si può costruire un percorso fatto di controlli, test e modalità di allenamento. Questo aiuterebbe tantissimo, oggi la difficoltà è avere una data certa. Quella del 13 giugno è un’ipotesi, speriamo di poter avere una data certa al più presto».
STIPENDI – «La ripresa riguarderebbe solo la serie A, le altre categorie non hanno le possibilità di attuare il protocollo. Il problema dei tanti atleti che vivono di calcio è un problema che dobbiamo affrontare al più presto. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere anche la cassa integrazione per i professionisti sotto un determinato reddito e questo dovrebbe essere importante soprattutto per la Lega Pro».
TIFOSI – «Servirà tanta pazienza, io sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa pausa forzata darà l’entusiasmo per tornare a vedere le partite dal vivo, ma servirà ancora tanta pazienza, È una cosa triste, in qualsiasi emergenza bisogna fare un passo alla volta per non mandare in fumo quello che è stato fatto in precedenza».