2014
Al Dall’Ara va in scena il festival dell’improvvisazione: Bologna-Lazio finisce senza reti
Ballardini contro Reja, ma prima di tutto Bologna contro Lazio. Al Dall’Ara non si devono fare calcoli: entrambe le squadre devono vincere per i rispettivi obiettivi. I padroni di casa devono risalire una classifica deficitaria, i biancocelesti (mai vittoriosi in trasferta in questo campionato) devono dare un senso al campionato e dare continuità dopo la vittoria contro l’Inter. Ballardini opta per un abbottonato 3-5-2, 4-5-1 invece per Reja che deve fare a meno di Marchetti, Konko e Radu: dal primo minuto c’è Felipe Anderson con Lulic abbassato sulla linea difensiva.
PRIMO TEMPO – Pronti via, dopo 70 secondi abbondanti sponda di Bianchi e tiro di Diamanti bloccato a terra da Berisha. Tre minuti dopo azione praticamente identica ma il tiro del centrocampista stavolta è decisamente più pericoloso ma ugualmente parato dal portiere albanese. La Lazio comincia a prendere le redini del gioco ma risulta lenta e senza idee. Al 20′ spunto di Anderson sulla sinistra, dopo 2 minuti Candreva prova un cross basso per Klose ma il pallone viene salvato in extremis da Natali. Al 27′ l’occasione più grande del primo tempo: Konè serve in profondità Garics, che a sua volta serve in area Rolando Bianchi: il colpo di tacco dell’ex Toro viene salvato provvidenzialmente da Berisha. Al 38′ la prima conclusione verso la porta del Bologna è di Candreva che dai trenta metri spara in curva: è la fotografia di un primo tempo indecoroso.
SECONDO TEMPO – Subito un cambio per la Lazio: fuori un opaco Felipe Anderson e dentro Keita. La partita resta brutta: al 59′ Natali sfiora l’autogol ciccando un cross di Candreva, quattro minuti dopo il sinistro di Diamanti dai 25 metri si spegne sul fondo. Minuto 71 (sì, proprio quello): cross coi contagiri di Candreva per Klose, che ad un metro dalla porta spara incredibilmente alto. È il 76′ e Lazaros ci prova dalla distanza: Berisha blocca a terra. All’82’ occasionissima per Konè, che in girata, con il sinistro, manda il pallone a centimetri dal palo. Non succede più nulla: al Dall’Ara è andato in scena il festival dell’improvvisazione. E della noia.