2013

Albania, anche per Cana vale il “codice De Biasi”

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Alla vigilia del ritiro della nazionale albanese Gianni De Biasi, commissario tecnico dei rossoneri, non aveva esitato a mettere le cose in chiaro: durante il ritiro sono bandite comunicazioni coi media, visite e uscite con amici e famiglie. Senza l’approvazione del mister, chiaro. Una regolamentazione tanto certosina da essersi guadagnata in patria l’appellativo di “Codice De Biasi”.
Il portale di Tirana panoramasport.com riferisce che, a differenza di quanto accaduto più volte nel passato, le restrizioni colpiranno anche il capitano della nazionale albanese e difensore biancoceleste Lorik Cana. Non una punizione ma un semplice livellamento per chi, come il guerriero, è spesso abituato a ricevere amici e famiglia in terra natale. Ma De Biasi vuole massima concentrazione per l’impegno internazionale e non può permettersi il reiterarsi di “privilegi” che possono minare la concentrazione di chiunque, in specie del suo difensore numero uno, come riportato dal quotidiano albanese. Non mancando di aggiungere che Cana un certo rispetto e merito che ne fa un calciatore “speciale” se l’è guadagnato sul campo e fuori.
Tuttavia De Biasi è stato categorico, estendendo il “codice” alle amichevoli oltre che alle gare ufficiali. E non sono contemplate eccezioni. Neanche per chi, come il laziale, in patria è considerato a ragione una sorta di eroe nazionale.

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