Editoriale

Lazio, pratica archiviata in 24 minuti. Ma quei cali di tensione…

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L’analisi di Benevento-Lazio, partita dell’undicesimo turno di Serie A, vinta dalla squadra di Inzaghi per 5-1

9 su 11. 28 punti su 33 disponibili. Non conosce limiti la Lazio, giunta alla sua ottava vittoria consecutiva. Bastano 4 giri di lancette per far capire al Benevento, che l’appuntamento con il primo punto in Serie A, dovrà essere rimandato di un’altra giornata. 24 minuti e i giochi sono chiusi, solo il solito calo psicologico della ripresa regala qualche brivido ad un gara che probabilmente era già decisa ancor prima di iniziare. Immobile, Luis Alberto e Milinkovic ad oggi sono incontenibili per qualsiasi difesa, figurarsi per quella più bucata del campionato. Un tempo al massimo e poi rilassamento generale come successo a Bologna. Atteggiamento che fa infuriare Inzaghi e su cui il tecnico promette di lavorare. La Lazio è scomparsa ancora dal campo nel secondo tempo, ma le bastano due accelerate per trovare altre due reti. Primo assist e primo gol per Luis Nani che inizia a prendere confidenza con l’Italia. La squadra biancoceleste oltre ai tre punti, torna da Benevento con un titolare aggiunto. La migliore condizione è ancora lontana, ma il campione d’Europa ha iniziato ad impressionare. Numeri e concretezza negli ultimi metri. Scusate il ritardo…


CALI DI CONCENTRAZIONE
– Partita messa in ghiaccio dopo nemmeno mezz’ora e testa già a giovedì con il Nizza. 0-3 e tutti negli spogliatoi dove Inzaghi chiede alla squadra di non staccare la spina. Messaggio però non recepito ed ecco che si ripete esattamente quanto successo a Bologna. La difesa si schiaccia troppo verso Strakosha, i reparti sono più lunghi e arrivano pericoli da tutte le parti. Le misure non sono più le stesse e il pericolo di prendere il gol diventa alto. Impiega 10 minuti il Benevento a trovare il gol, dopo che la Lazio aveva completamente ritirato i remi in barca. Non riesce più a ripartire la squadra di Inzaghi, ancora una volta scomparsa dal campo dopo un primo tempo scintillante. Il rilassamento va di pari passo con la stanchezza e questo dà vita ad un avversario che prima dell’intervallo sembrava assente dal campo. Basta poco per chiudere la partita e Nani lo dimostra: due lampi estemporanei e biancocelesti che tornano a distanza di sicurezza. Come ribadito da Inzaghi nel post partita, nella ripresa c’è un calo mentale che va analizzato. Quello che a Bologna sembrava un episodio sta diventando una costante. Anche con il Cagliari c’era stato qualche timido segnale, ma Strakosha si era superato in più di un’occasione, mantenendo la porta inviolata. Troppi gol subiti, per una squadra che fino a qualche mese fa faceva della fase difesa il proprio punto di forza. Problema mentale o forse fisico. In attesa di avvicinarsi ancor di più alla perfezione, la Lazio si gode la 13esima vittoria in 15 partite. Numeri da brividi!

NIENTE VERTIGINI
– Cinque squadre in fuga. Cinque squadre superiori alle altre 15. In attesa del posticipo di questa sera dell’Inter, Lazio e Juve si godono il secondo posto a tre lunghezze dal Napoli. Quattro mesi praticamente perfetti per la squadra di Inzaghi, che ha lasciato ai propri avversari soltanto 4 punti. Tre su tre in Europa League, mentre in campionato soltanto Spal e Napoli sono riusciti a fermare i capitolini. Sposta e non di poco il giudizio di questo inizio di stagione, la vittoria in Supercoppa contro la Juve, consolidata dal successo allo ‘Stadium’ di due settimane fa. La Lazio è ufficialmente tornata ad essere una big del campionato italiano e adesso se ne stanno accorgendo anche al difuori del raccordo anulare. Record su record conquistati e Inzaghi meglio di tutti i suoi predecessori. Le prossime due vittorie contro Nizza e Udinese, permetterebbero ai biancocelesti di approdare ai sedicesimi di finale di Europa League con due turni d’anticipo e di andare alla sosta a -3 dal primo posto. Il mini-ciclo di partite ravvicinate sta per finire. Poi sosta prima di tornare con il derby. L’altezza non fa paura, le vertigini non sembrano preoccupare. I biancocelesti sono tornati dopo tanti anni dove meritano e questo di per sé è già un importante obiettivo centrato. Cinque squadre che fanno un campionato a parte. Tra queste c’è anche la Lazio!

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