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Andrè Anderson: «La Lazio è un grande club. Ruolo? Posso giocare ovunque»
Dopo Lazzari, è il turno di Andrè Anderson, reduce da un anno di prestito alla Salernitana. Inzaghi e Tare hanno deciso di tenere alla Lazio il brasiliano
Finita la conferenza di Manuel Lazzari (qui le sue parole), è il turno di Andrè Anderson. Prende inizialmente la parola il ds Igli Tare. «Parliamo di un ragazzo molto giovane, seguito da me da due anni nel settore giovanile del Santos. Ha qualità molto importanti, ricorda Hernanes nel modo di giocare. Abbiamo deciso di fargli fare un percorso simile a Luiz Felipe. È stato molto utile per lui: merita di avere la conferma per essere parte di questa squadra in questa stagione. Può giocare in più ruoli, ha margini di miglioramento molto importante. Nei prossimi anni farà parlare di sé».
Inizia la conferenza di Andrè Anderson:
Che cosa ti aspetti da questa nuova avventura?
Sono davvero felice di essere qui. Lo scorso anno è stato molto complicato a Salerno, ora sono qui per dimostrare il mio valore. Paragone con Hernanes…Voglio aiutare la squadra e fare il mio gioco.
Qual’è il tuo obiettivo?
Il mio primo obiettivo è diventare importante per la squadra e aiutare i miei compagni.
Hai parlato con Inzaghi?
Non abbiamo parlato del mio ruolo, voglio giocare, se possibile mezzala. Non importa il ruolo, voglio giocare.
Cosa ti ha spinto a lasciare il Santos per venire alla Lazio?
Ho fatto otto anni al Santos, un grande club. Ma la Lazio è un grande club in Europa, quindi sono stato contento di venire qui.
Il tuo idolo?
Ronaldo il Fenomeno. Ha giocato sia nell’Inter che nel Milan, è stato un grandissimo.
Cosa hai imparato dall’esperienza alla Salernitana?
Ho imparato a parlare italiano, mi ha fatto molto bene. Felipe Anderson è stata la prima persona con cui ho parlato qui alla Lazio, ma non ci siamo soffermati su qualcosa nel particolare.