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Agostinelli non ha dubbi: «Alla Lazio manca Milinkovic. Quarto posto? Sono sfiduciato per un motivo»

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Andrea Agostinelli, ex calciatore, ha commentato il momento della Lazio dopo la sconfitta di ieri contro l’Atalanta

Intervistato da Notizie.com, Andrea Agostinelli ha parlato così di Atalanta-Lazio:

PAROLE – «Non è la prima partita che la Lazio fa in questo modo; in più di un’occasione ha fatto fatica e non ha creato palle gol. Quest’anno è accaduto fin troppo spesso. Nelle ultime gare, derby compreso, sembrava essere tornata una buona Lazio, non brillante ma concreta, mentre nella semifinale di Riad e ieri sembra che non sia proprio scesa in campo. Non è mancato solo il gioco ai biancocelesti, ma anche la determinazione. E’ vero che ci sono stati i meriti dell’Atalanta e i demeriti della Lazio, ma i bergamaschi non hanno fatto chissà cosa, hanno fatto la loro partita. Non creare mai, non tirare mai in porta è un demerito, non c’entra la prestazione dell’avversario. Il problema della Lazio non è tattico, sono convinto che Sarri continui a lavorare allo stesso modo. La questione è che non rispondono i grandi calciatori, non si può pensare che il giovane di turno tiri fuori la squadra da questa situazione. Mancano le prestazioni dei giocatori rappresentativi. È un insieme di cose: Felipe Anderson, Luis Alberto che ha firmato per quelle cifre per 5 anni, Zaccagni che c’è e non c’è, Immobile che spesso manca e non può essere sempre quello da 25 gol, i nuovi che hanno bisogno di tempo e l’assenza di Milinkovic che non si pensava potesse pesare così tanto. Le prove dei big sono al di sotto delle loro capacità e Milinkovic dava una mano con gol ed assist. Io credo che quando le cose vanno male le responsabilità non sono solo della società o del tecnico, vanno divise. Per rimpiazzare Milinkovic sono stati presi buoni giocatori: Rovella, Guendouzi e Kamada sono ottimi profili, ma oggi si vede che erano le caratteristiche di Sergej che permettevano, insieme a Luis Alberto, di legare il gioco con gli attaccanti. Milinkovic è abile anche con le palle aeree e offriva alla Lazio la possibilità di variare, di avere più soluzioni. Detto questo, non è una scusante il fatto che non ci sia lui perché è chiaro che la Lazio a prescindere può fare meglio di quello che vediamo, ma il problema è che la squadra non crea azioni pericolose. Adesso la Lazio è in difficoltà. Anche se i punti di distacco dal quarto posto sono pochi, ci sono tante squadre in lotta. Ad oggi non ho fiducia nella squadra, perché i numeri dell’attacco preoccupano. Se la Lazio perdesse creando tante palle gol significherebbe che il momento è sfortunato, ma così sono sfiduciato».

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