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Gregucci: «Lazio-Salernitana gara da narrazioni bibliche, il giallo a Milinkovic è un grosso errore»

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Angelo Gregucci, ex difensore della Lazio, ha analizzato la sfida di ieri contro la Salernitana commentando il giallo a Milinkovic

Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, Angelo Gregucci ha parlato così di Lazio-Salernitana:

«Questa è una partita che va a narrazioni bibliche. Ho visto una squadra non sciolta all’inizio e quindi un riferimento all’impegno europeo va dato. Eravamo però messi bene, perché almeno nel primo tempo la Salernitana non è mai stata pericolosa. Loro erano molto fisici, dovevamo giocare palla a terra. Il guizzo per andare in vantaggio è stato grazie alla grande intuizione di Luis Alberto. Dopo il vantaggio dovevamo usare la testa. Abbiamo avuto l’opportunità per chiuderla con Vecino, poi c’è stata un’altra partita. Il posizionamento della linea è sbagliato e la lettura in occasione del gol di Candreva. La Lazio inizia a perdere lucidità, a diventare isterica. Di solito ho il pensiero pulito del calcio, ma all’isterismo si aggiunge l’episodio dove l’arbitro commette un errore grossolano. Sergej subisce un grande torto e la squadra un grande danno e così si è persa la lucidità. La Lazio ha abbandonato la partita su tutti i componenti. L’unica cosa preoccupante è quello che arriva dal giudice sportivo. Una partita la puoi perdere, anche per abbassare un po’ le penne, ma il calcio te le da queste lezioni. Aver perso il senso della ragione è il passo indietro di ieri. Posso capire cosa passava nella testa dei giocatori. Gli arbitri di oggi sanno perfettamente chi è diffidato oggi. Bisogna rivedere il protocollo, perché è davvero grottesco. La Var deve sempre intervenire quando c’è un errore palese. A pensar male è sempre peccato, ma facendo 1+1 pensi “Ah ma questo è Manganiello».

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