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Antidoping, archiviato il caso de Vrij: la ricostruzione della vicenda
La Nado Italia ha archiviato il caso de Vrij riguardante l’assunzione di farmaci non dichiarati: ecco l’intera ricostruzione della vicenda
La vicenda tra Stefan de Vrij e Nado Italia è stata chiarita, ed il difensore non ha più nulla da temere. La procura antidoping – come anticipato – ha rinunciato ad aprire un procedimento nei suoi confronti. Il caso era nato dopo il controllo effettuato al termine di Lazio-Verona del 19 febbraio. Le analisi sulle urine del difensore avevano messo in luce la presenza di un cortisonico non ammesso dalla normativa. La sostanza, tuttavia, è consentia a fini terapeutivi, ma previa richiesta di esenzione.
L’ESENZIONE – Proprio sulla comunicazione di assunzione si è creata confusione. Dalla sua, il giocatore dichiarava di averla prodotta, mentre alla Nado non risultava. Di qui la decisione di convocare lo stesso de Vrij per ulteriori chiarimenti, che hanno spinto la procura a chiudere il caso. Ma per quale motivo l’olandese assume questo farmaco? Come riporta La Gazzetta dello Sport, dopo l’intervento al ginocchio a cui si è sottoposto nell’estate del 2016, il calciatore si sottopone regolarmente ad alcune terapie antinfiammatorie, tra le quali c’è l’uso della sostanza cortisonica riscontrata nelle sue urine. L’esenzione era stata prodotta regolarmente dal difensore, ma la documentazione non era completa. Nessuna irregolarità dunque. Anche perché, nel caso in cui ci fosse stata, si sarebbe comunque dovuto procedere a gravi provvedimenti.