Antognoni: "Impensabile cedere Candreva se si vuole lottare per obiettivi importanti" - Lazio News 24
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2014

Antognoni: “Impensabile cedere Candreva se si vuole lottare per obiettivi importanti”

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Campione del Mondo nel 1982 e vera e propria bandiera dell Fiorentina, Giancarlo Antognoni é intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 dove ha parlato di tanti argomenti dal Mondiale, della Lazio e di Pioli. Queste le sue parole

Che idea ti sei fatto dell’Italia?
“Hanno fatto un’ottima partenza, un po’ inaspettata. Quando c’è il traguardo da raggiungere l’Italia si presenta bene e l’ha dimostrato anche contro l’Inghilterra”.

Sorpreso dall’andamento della gara contro l’Inghilterra?
“Hanno lavorato molto, si poteva prevedere qualche problema ma è successo l’inverso, speriamo che il Mondiale prosegua in crescendo perché la prima gara è quella più difficile. I ragazzi sembrano in condizione, è di buon auspicio, sono andati oltre le previsioni”.

Esiste il rischio di sottovalutare il Costa Rica ?
“Assolutamente no, soprattutto dopo la gara contro l0Uruguay. Sono tecnicamente inferiori ma corrono tanto, credo che la condizone fisica sia decisiva a questo Mondiale. Ma l’Italia è sicuramente superiore tatticamente e tecnicamente”.

Il possesso palla sarà la chiave per far bene?
“Prandelli sta sfruttando le caratteristiche della squadra in funzione anche del clima esterno nel quale giocare. Far correre la palla vuol dire correre meno, se hai tu la palla corri meno, gli altri devono provare a conquistarla. Poi ci sono Balotelli o Verratti o altri che possono fare la differenza”.

Che idea ti sei fatto di questo Mondiale?
“Siamo ancora all’inizio, difficile fare una valutazione. Non ci sono grandi sorprese, anche la Spagna si qualificherà anche se ha preso un brutto colpo. Il Brasile è poco spettacolare ma pratico, è meno funambolico ma ha tanti gicoatori dinamici. Dirà la sua anche la Germania, il Belgio. La sorpresa può essere la Colombia”.

Veniamo a Candreva: possiamo considerarlo un top player ormai?
“Si l’ha dimostrato in campo. Lo conosco dall’unger 19 anche se giocava da trequartista centrale, ma gli allenatori lo hanno plasmato sulla fascia destra ed è importante per la Lazio. Chiaro che se si vuole ambire a qualcosa di concreto non deve essere ceduto ma offerte importanti fanno traballare i presidenti, non solo Lotito”.

Che ne pensi di Pioli?
“L’ho avuto come giocatore, era molto bravo ma è bravo anche come allenatore. Ha fatto bene la Lazio ad affidargli la panchina. Lo ricordo molto duttile come giocatore, come allenatore ha sempre fatto bene, tutti ne parlano bene. Sono i risultati che contano, che danno il valore ad un allenatore”

Cosa apprezzi del Pioli allenatore?
“La correttezza, la tranquilliità che infonde alla squadra. Non alza mai la voce, ma sa farsi rispettare. Ma la sua bravura si vede da come schiera la squadra e valuterà chi ha a disposizione per far si che tutti rendano al massimo. Questo è il suo compito”.

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