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Funerali Astori, 10mila persone per l’ultimo saluto: presenti Marchetti e Di Gennaro
Nella mattinata di oggi, oltre 10mila persone si sono recate a Piazza Santa Croce per salutare Davide Astori
Una distesa viola in Piazza Santa Croce. Un fiume silenzioso, commosso, unito dal dolore e accorso per dare l’ultimo saluto a Davide Astori. Il Capitano. Quel capitano invocato a gran voce con un coro: «Un capitano, c’è solo un capitano!». Uno scroscio di applausi per accompagnare il feretro nell’ultimo viaggio. Tanti gli amici, riuniti per salutare il numero 13, dagli esponenti dello Sport come il ministro Luca Lotti, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini, il suo vice Alessandro Costacurta e l’ex commissario tecnico Gian Piero Ventura. Le delegazioni di varie squadre del panorama calcistico italiano: per la Lazio presenti Manzini, Peruzzi, Di Gennaro e Marchetti. Questi ultimi hanno condiviso con lui la maglia del Cagliari.
Tanti i ricordi rievocati davanti alla chiesa gremita, questo quello che Badelj, come riportato da Tuttosport: «Davide, tu sei semplice, diretto, pragmatico. Col tuo sguardo profondo riesce a entrare dentro lo sguardo delle persone e a rimanerci. Tu non sei come tutti gli altri. Sei riuscito a parlare con tutti noi, a indicarci la strada, hai sempre parlato col cuore. Hai incitato i più giovani e bacchettato i più vecchi, ha il dono della lingua universale del cuore, dono di pochi eletti. Tua mamma, tuo papà devono sapere che non hanno sbagliato una virgola con te. Se sei così, è perché te lo hanno trasmesso. Sei il figlio e fratello che ognuno vorrebbe avere, sei il miglior compagno di squadra che un ragazzo possa sognare di avere quando inizia questo bellissimo gioco. Come possiamo dimenticare le tue risate, il tuo modo di scherzare. Tu, designer di fama mondiale, calciatore nel tempo libero come ti amavi definire. In realtà, tu sei il calcio, quello puro dei bambini. Il nostro pensiero va a mamma, papà, bruno, Marco, Francesca e principessa Vittoria. Sarà compito di chi le sta accanto raccontarle chi era Davide, un Uomo con la u maiuscola. Al mattino, nella stanza della fisioterapia, eri sempre tu ad accendere la luce. Ecco, tu per noi sei la luce».