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Astori, dott. Capua: «Ci sono meccanismi dell’organismo non diagnosticabili»
Il dott. Capua, all’indomani della tragica scomparsa di Davide Astori, ha cercato di fare il punto su quanto successo in attesa dell’esame autoptico
Non è facile trovare una spiegazione davanti a certi drammi. Non è facile trovare un filo logico nel caso fatale. Un solo punto interrogativo riempie la testa di tutti, e tanta malinconia nel cuore di chi voleva bene a Davide Astori. In attesa di dati certi sulla causa della scomparsa del giocatore, il dott. Pino Capua – a Lazio Style Radio – ha provato a fare il punto della situazione: «Ciò che è accaduto ieri ha sconvolto tutti. Purtroppo può succedere, ci sono dei meccanismi del nostro organismo che non sono diagnosticabili. A maggior ragione nella notte possono scatenarsi delle aritmie maligne su base diagnostica impossibile da verificare. Neanche tutti gli accertamenti ulteriori possono essere utili per prevedere un episodio del genere. Ecco perché si parla di morte improvvisa, di morte bianca. Tutti gli esami ai quali è sottoposto un atleta sono scrupolosi. Credo che a Davide Astori sia accaduto l’imponderabile. Potrei azzardare e dire che se fosse stato in camera con qualcuno magari il suo compagno avrebbe potuto soccorrerlo e chiamare qualcuno con il defibrillatore. Ma forse, data l’ora del decesso, nessuno si sarebbe reso conto di nulla. C’è il rischio che neanche l’autopsia possa chiarire le cause di questa morte. Poi è ovvio che sarà cura di chi eseguirà l’esame andare a cercarne le ragioni. In ogni caso aspettiamo prima di dare un quadro che possa fornire delle spiegazioni».
ACCERTAMENTI – «Voglio però ricordare che la qualità degli esami che si svolgono oggi è veramente molto elevata. In Italia c’è una vera e propria cultura in questo senso, le visite medico sportive sono obbligatorie, previste dalla legge. Negli altri paesi europei non funziona così. Ecco perché dobbiamo avere fiducia nella medicina sportiva. Dobbiamo solo far sì che ci possano essere più strutture in grado di offrire un servizio completo. Da qualche tempo mi rendo conto che tutto ciò che riguarda la medicina sportiva passa in secondo piano. L’importanza di questa branca della medicina è essenziale non solamente per gli sportivi professionisti, come era Davide, ma anche per tutti i giovani che si avvicinano al mondo dello sport».