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AURONZO DAY 7 – Leiva: «Inzaghi il simbolo della Lazio. Champions? Troppo presto per parlarne. Sulle mie condizioni…»

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A qualche minuto dall’inizio della seconda seduta d’allenamento della giornata, Lucas Leiva è intervenuto in conferenza stampa

Continua la preparazione della Lazio in quel di Auronzo di Cadore. Anche quest’oggi la giornata è stata scandita da due sedute d’allenamento. A qualche minuto dall’inizio di quella pomeridiana, Lucas Leiva ha risposto alle domande dei cronisti presenti nel corso della conferenza stampa:

Sta nascendo una Lazio da Champions?

Speriamo. Certamente ancora siamo alla prima settimana di lavoro, dobbiamo stare tranquilli. Qui ad Auronzo possiamo lavorare bene. Con i nuovi acquisti la squadra è già più forte. Dobbiamo prepararci bene per la prossima stagione.

Milinkovic?

E’ un giocatore importante per noi, spesso ha fatto la differenza. Fa parte di questo gruppo e fino a che lui rimarrà alla Lazio, sarà sempre un giocatore importante. Tante squadre lo vogliono, ma siamo felici di averlo con noi.

Campionato?

Alla fine della stagione ho detto che per la squadra che abbiamo l’ottavo posto non era giusto. Quest’anno dobbiamo cercare di far meglio in campionato.

Come stai? Quali sono le tue condizioni?

Ho avuto un piccolo problema alla coscia destra, devo aspettare una valutazione più concreta, ma non credo sia niente di grave, solo un po’ di fastidio. Speriamo di ricevere una bella notizia nei prossimi giorni.

Poca esperienza in Champions League?

No, sono mancati i punti. Per un momento avevamo la chance di stare tra i primi posti del campionato., Non dobbiamo pensare troppo avanti, questo toglie tante energie. Adesso bisogna lavorare, stare bene fisicamente e mentalmente. Piano piano penseremo alla Champions. Parlare troppo presto non ha senso.

Due anni di Lazio?

Dopo dieci anni al Liverpool, la scelta di venire alla Lazio è stata una delle più importanti della mia vita. Mi sono trovato benissimo, anche la mia famiglia a Roma. Spero che anche per la Lazio sia stata una buona scelta.

Problemi di mentalità, gli acquisti possono aiutare?

Ancora stiamo lavorando da cinque, sei giorni con i nuovi acquisti. E’ troppo presto per fare un’analisi. Adesso l’importante è che Sicuramernte sono giocatori forti. L’anno scorso dopo la partita contro l’Inter, abbiamo sbagliato qualche partita. Speriamo di non fare lo stesso quest’anno.

Quant’è importante Inzaghi per la Lazio? Qual è il tuo rapporto?

Il mister è il simbolo della Lazio, è stato qui tanti anni come giocatore e allenatore. Ha creduto nelle mie qualità, mi ha dato la chance di giocare. E’ stato molto importante per me. Averlo un anno in più significa continuare questo lavoro.

Ambizione della Lazio in Europa League?

Ogni torneo che giochiamo pensiamo a vincere, altrimenti non avrebbe alcun senso. Proviamo a fare il nostro meglio, e poi vediamo dove possiamo arrivare. Due anni fa abbiamo fatto un bel percorso, speriamo di replicare.

Dove collochi questa Lazio?

Dobbiamo aspettare, adesso è solamente il momento di lavorare. Dopo che comincerà il campionato, vedremo a che livello saremo. Abbiamo la squadra forte per essere tra i primi quattro, cinque della Serie A.

Quanta rabbia ti fa vedere l’Atalanta in Champions?

Rabbia no, l’Atalanta ha meritato, alla fine ha fatto meglio. Dobbiamo analizzare, è una nuova stagione, tutti cominciano da zero. Speriamo di arrivare lì dove vogliamo.

Obiettivi personali per quest’anno?

Sono sempre stato un giocatore importante per la squadra, il mio ruolo dipende dall’andamento della squadra. Qua alla Lazio mi sono trovato bene, ho trovato una squadra che mi ha dato tanto ed un allenatore che mi ha dato fiducia. Anche prima le mie qualità sono state apprezzate dai vari allenatori. Giocatore della stagione per due anni consecutivi? Voglio ottenere questo riconoscimento anche quest’anno. 

Una Lazio più spensierata?

E’ sempre importante imparare dagli errori, speriamo di non ripetere quelli dell’anno scorso. Ogni anno che la squadra lavora insieme si migliora. L’anno scorso abbiamo vinto la Coppa Italia, ma in campionato volevamo fare meglio. 

 

 

 

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