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Avellana e Cerasano, match-analyst: «Le nuove tecnologie ci aiutano molto. Miglioreremo nel reparto difensivo»
Le parole dei match-analyst della Lazio
Al termine dell’allenamento mattutino è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio il match-analyst della Lazio, Enrico Allavena: «In questo ritiro di Auronzo di Cadore abbiamo integrato la quantità delle riprese con nuove telecamere e con l’innesto di un drone, implementando di conseguenza la qualità del materiale da fornire al mister. Abbiamo ripreso le esercitazioni più importanti per cogliere gli spunti da riproporre negli allenamenti per migliorare determinanti aspetti tattici. Abbiamo rivisto gli allenamenti e le esercitazioni preparando e pianificando di conseguenza gli allenamenti futuri ed il lavoro da svolgere successivamente».
DIFESA – «All’inizio del ritiro è andata in scena una riunione, nella quale abbiamo osservato come abbiamo incassato le reti nella passata stagione, analizzando le zone dalle quali sono arrivate e le modalità con le quali le abbiamo subite: abbiamo lavorato sia sulla difesa a tre, sia sulla difesa a cinque. Crediamo di aver svolto un buon lavoro e siamo sulla buona strada per migliorare quanto di buono svolto nella passata stagione. Ieri è uscito il calendario della prossima Serie A e, da oggi, ho iniziato a reperire nuovo materiale sul Napoli e sui futuri tornei che svolgeranno per trovare i loro punti deboli in vista del match del campionato italiano di massima serie».
NUOVE TECNOLOGIE – «Nel periodo che intercorre tra la fine del campionato e l’inizio del ritiro ci interfacciamo con nuovi promoter di piattaforme multimediali e di software per offrire il meglio a livello di preparazione dei video perché il calciatore ha bisogno di stimoli nuovi e, in tal senso, alzare la qualità del lavoro è fondamentale. La passione per il calcio è fondamentale ed occupa molto tempo fisico e mentale. È importante trovarsi al posto giusto ed al momento giusto: sono entrato in questo mondo ed ho svolto analisi per le squadre dilettantistiche appassionandomi, di conseguenza, al mestiere. Successivamente, dopo tanta gavetta, sono riuscito ad arrivare nel calcio che conta e provo ogni giorno ad attestarmi ad altissimi livelli».
DA MIGLIORARE – «A livello di coperture preventive abbiamo peccato un po’ nell’ultima stagione. Provando ad imporre il nostro gioco, abbiamo attaccato gli avversari con troppi giocatori e coloro che sono rimasti a difendere non hanno svolto le giuste coperture preventive. Cercheremo di migliorare a livello difensivo nel prossimo anno. Abbiamo prediletto troppo la fase offensiva ed abbiamo cercato di vincere cercando di fare un gol in più degli avversari, mentre in Italia solitamente si gioca per subirne uno in meno».
Anche Ferruccio Cerasano ha espresso alcune considerazioni in merito: «A fine stagione abbiamo svolto un’analisi per approfondire come abbiamo subito gol. Tanti di questi sono stati figli anche della grande mole di reti messe a segno. Potevamo sicuramente evitarne alcuni. Le marcature sono arrivate a seguito di determinate situazioni tattiche e stiamo lavorando proprio su questi aspetti. Il lavoro, in tal senso, si sta svolgendo al meglio».
ACERBI – «Acerbi è stato un ottimo acquisto, conosce la Serie A e vanta esperienza e professionalità. Siamo contenti del suo arrivo lui e dell’approdo di tutti gli altri acquisti che si sono inseriti al meglio sia in termini di gruppo, sia sul piano tecnico».
PROSSIMA STAGIONE – «Nelle prime due giornate della prossima Serie A TIM affronteremo le squadre ad essersi piazzate ai primi due posti nell’ultima edizione e sarà difficile affrontarle, ma dobbiamo vivere questa notizia come un grande stimolo perché ci porterà a dare il massimo in questi ultimi giorni di ritiro ad Auronzo e negli allenamenti che svolgeremo ad agosto in terra teutonica. Ci concentreremo prima sulle amichevoli che ci aspettano e, quando sarà il momento, studieremo anche il Napoli e la Juventus. Svolgiamo un lavoro molto lungo, sulla tattica ma anche individualmente e sui reparti. È uno studio specifico, ma bello perché proviamo a dare il più possibile una mano ai ragazzi».