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Ballotta: «Dopo tre anni di Sarri il livello del gioco doveva essere un po’ diverso. Non c’è un pensiero unico»

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Ballotta: «Dopo tre anni di Sarri il livello del gioco doveva essere un po’ diverso. Non c’è un pensiero unico». Le parole dell’ex portiere

L’ex portiere della Lazio Marco Ballotta detiene il primato come giocatore più anziano a essere sceso in campo in Champions League all’età di 43 anni. La gara era un Real Madrid-Lazio del 2007 e l’ex portiere biancoceleste l’ha ricordata ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, soffermandosi anche sul momento della squadra di Sarri.

PAROLE– «Indubbio che giocare a quell’età e in quella competizione così importante riempie di soddisfazione, è il coronamento della mia carriera. Un premio alla passione che ho, che avevo e che mantengo: questo sport è stata la mia vita, ho fatto 27 anni di professionismo. Arrivare a giocare fino a così tarda età significa essere stato bene, ma anche aver avuto un pizzico di fortuna, così come aver trovato le condizioni giuste ».

SU ATLETICO MADRID-LAZIO– «La differenza di livello tra Atletico e Lazio c’è, sono molto più abituati a giocare in Champions. Lo fanno da anni con continuità… L’obiettivo della Lazio era passare il turno ed era già raggiunto, vista la squadra di quest’anno è una cosa importante. In campionato sembra perdere un po’ di colpi. Dopo tre anni di Sarri il livello del gioco doveva essere un po’ diverso, non può esserci ancora questa altalenanza. Significa che qualcosa non va bene, non c’è un pensiero unico: l’allenatore vuole delle cose, ma i giocatori non le mettono in campo. O lui cambia qualcosa, o la società cambierà. Così non vedo una Lazio competitiva, pur pensando che abbia qualcosa in meno nell’organico rispetto a realtà più blasonate. Andrebbe alzata la qualità della rosa, per lottare per obiettivi importanti ci vuole una rosa adeguata e oggi non c’è ».

SU SARRI E IMMOBILE– «Sono convinto che per ora si andrà avanti così, ma poi a fine stagione valuteranno. E i calciatori sono uomini, devi coccolarli o trovare le condizioni giuste: Immobile non è troppo vecchio, qualche acciacco c’è ma il dono del gol non l’ha certamente perso. Ha bisogno anche di fiducia. Non è che ogni giocatore va trattato allo stesso modo, su certi profili ci vuole un’attenzione diversa. Sarri lo conosciamo, ha un carattere particolare, è irruento in certe dichiarazioni e questo magari non aiuta ».

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