Europa League
Baroni a Sky: «Dele-Bashiru non mi sorprende, Gigot è forte. La vittoria la dedichiamo ai tifosi dopo ieri»
Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato ai microfoni di Sky dopo il match giocato contro il Twente: le dichiarazioni
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel post-partita di Twente Lazio, Marco Baroni ha parlato così. Le dichiarazioni del tecnico biancoceleste.
DELE-BASHIRU E GIGOT – «E’ andata bene. La squadra ha preparato bene la partita. Qui c’è un ambiente e una squadra giovane, che gioca. Basta vedere nella ripresa come andavano a pressare il portiere. Sono partite che anche in superiorità numerica, in vantaggio, devi chiudere. Quando le chiudi devi rimanere sempre in partita e lo abbiamo fatto. Sono contento per Samuel, può dare molto sotto tutti gli aspetti: personalità, carisma, carattere, è un giocatore forte. Lo abbiamo riportato dentro. Dele non è una sorpresa, bisogna dargli il tempo. C’è un percorso che ogni giocatore, quando arriva in un ambiente diverso, con attenzione diversa, bisogna creare. Ha qualità e farà una crescita esponenziale, ne sono convinto».
GIOCATORI FELICI – «Mi fa piacere. Io credo la squadra debba avere sempre una parte di emotività, il calcio trasmette sentimenti. E’ un’essenza importante, i ragazzi su questo non possono sbagliare. Si possono perdere le partite, ma con questi principi non puoi sbagliare la prestazione. Stiamo facendo una proposta. Anche il passaggio di Torino è stato importante. Oggi siamo venuti qui in pressione alta, ha tolto il palleggio a una squadra come la loro che può metterti sotto. Sono contento, ora recuperiamo velocemente e testa alla prestazione in campionato».
TANTI GOL – «Ci sono state situazioni anche casuali, altre in cui dobbiamo fare meglio. A me piace una squadra che giochi su un pallone, ci giochiamo tutto su un pallone. Se vai in cerca alla ricerca di questo trovi anche la bellezza. C’è stato un momento in cui noi abbiamo rallentato il palleggio e subito loro hanno preso qualcosa. Lì c’è il momento dove puoi sbagliare, questo non deve avvenire. Come allenatore, nel momento in cui ho deciso di fare questo passaggio, abbiamo portato un attaccante dietro Taty. Alla squadra ho detto che si potesse fare, ma tutti si devono sacrificare nelle due fasi, ma principalmente la squadra deve correre in avanti. La squadra lo ricerca. C’è tanto lavoro da fare e lo sappiamo, ma per ora siamo contenti».
UN ATTACCANTE INSERITO, NON C’ERA DA DIFENDERE – «Si sono d’accordo. Mi piace stimolare la squadra da questo punto di vista, la squadra recepisce ed è reattiva a queste situazioni. A volte la provoco un po’, ma questa squadra deve difendersi attaccando».
TCHAOUNA NERVOSO – «Siamo sempre un po’ lì. Credo abbia percepito degli ululati. E’ un tema che non mi piace ora esporre, non è il contesto giusto. Vi do la conferma di questo, abbiamo cercato di tranquillizzarlo. C’è stato un coinvolgimento dei nostri tifosi ieri. Si è mossa la società, il direttore e il presidente per sbloccare questa situazione spiacevole. La prestazione la regaliamo anche ai tifosi che hanno avuto questo disagio. Il quarto uomo comunque ha capito che stavo cambiando Pedro ma ho preferito togliere Tchaouna perchè non c’erano le condizioni mentali per stare in campo».