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Bianchessi: «Obiettivi? Portare i calciatori in prima squadra nell’arco di cinque anni: ecco come»
Il responsabile del settore giovanile biancoceleste, Mauro Bianchessi, ha spiegato ai microfoni di Lazio Style Radio, la nuova politica da attuare con i giovani
In estate è arrivato Mauro Bianchessi, a cui il presidente Lotito ha affidato le chiavi del settore giovanile. Ai canali ufficiali della società l’ex dirigente del Milan ha spiegato tutte le novità: «Abbiamo un’iniziativa voluta da Lotito, che si concretizza in un progetto chiamato ‘oro biancazurro’, l’obiettivo è migliorare le performance di ogni atleta: abbiamo creato un’equipe di luminari. Lavoreremo su questioni fisiche, con strumenti sofisticati. Li monitoreremo col gps per effettuare analisi video. Dedicheremo due ore in più oltre agli allenamenti per migliorare gli aspetti fisici. L’obiettivo è lavorare sui talenti per poterli portare nell’arco di 3 -4 anni in prima squadra. In questa fascia di età lavoreremo su capacità motorie, con circuiti appositi per migliorare le capacità di resistenza». Nuovi metodi di lavoro: «Abbiamo inserito uno psicologo per lavorare sull’autostima e sulla forza mentale necessarie per entrare negli stadi, al fine di preparare l’impatto emotivo. È stato aggiunto un nutrizionista per curare l’alimentazione. A livello di crescita molta attenzione è dedicata alla colonna vertebrale e alla corsa. Avremo un gruppo di ragazzi che interverranno per curare anche le riprese video degli atleti. Non si farà solo calcio: ci sarà un esperto di arti marziali, esercizi specifici a livello acquatico. Lavoreremo su esercizi di forza, pirometrici. Allenamenti a 360 gradi per migliorare forza, potenza, velocità ed equilibrio».
OBIETTIVO PRINCIPALE – «Il nostro obiettivo è quello di portare i giocatori in prima squadra nell’arco di 5 anni. Il sogno è quello di avere giocatori che possano arrivare in prima squadra, magari italiani e proprio della regione Lazio. Questo è l’anno zero, speriamo nel futuro. L’attaccamento alla maglia, crescendo laziali, in questo ambiente è tutto. Per un ragazzo è molto facile fare un salto in prima squadra quando si è allenato con le stesse metodologie fin dai settori giovanili. Il settore giovanile deve creare quelle che oggi sono le riserve per la prima squadra, ma che un domani saranno titolari». Un giudizio poi sull’allenatore biancoceleste: «Simone Inzaghi ha grandi vantaggi: essere un grandissimo allenatore e poi esser cresciuto nel settore giovanile. È stato bellissimo che sia arrivato in prima squadra. Ha cambiato ruoli a dei giocatori ottenendo il massimo. È laziale, tifoso laziale, ex giocatore laziale: il massimo. È stata un’ottima intuizione del presidente Lotito e lui è felicissimo essere qui». Infine su Murgia: «È stato straordinario anche il percorso di Murgia. Il suo non deve essere un caso isolato. La prossima estate faremo un mercato caldo, per costruire una squadra quanto più confacente alla prima. Per esempio la fortuna di Donnarumma è stata quella di stare al Milan, se fosse stato alla Juventus sarebbe stato difficile giocare da titolare a 16 anni. Alla Lazio queste possibilità ci sono: l’opportunità di poter giocare in prima squadra è il punto di forza del settore giovanile».