2014
Biglia e la Nazionale: “Lavoro per convincere il CT a portarmi in Brasile”
Giunto in estate dopo sei stagioni ad alti livelli con la maglia dell’Anderlecht, Lucas Biglia ha saputo superare il momento di difficoltà iniziale dovuto all’adattamento alla Serie A ed ora è uno dei perni del centrocampo laziale. Attraverso le buone prestazioni con la maglia biancoceleste, Biglia, sta cercando di convincere anche il Commisario tecnico dell’Argentina, Alejandro Sabella, a renderlo parte della spedizione mondiale in Brasile.
RUOLO – Biglia ha concesso un’intervista all’emittente argentina TyC Sports, all’interno della quale ha cercato di chiarire qual’è la sua esatta collocazione tattica: “Nasco come ‘cinque classico’ ed è così che mi sento. Nella Lazio, però, ho giocato da mezz’ala sia a destra che a sinistra, quindi posso ricoprire senza problemi sia il ruolo di Gago che quello di Mascherano”. In Brasile Lucas vuole esserci a tutti costi, ma senza alzare la voce, solo attraverso il lavoro: “Sto cercando di impegnarmi al massimo per convincere il ct Sabella a convocarmi”.
CONDIZIONE FISICA – Biglia sa che per disputare un Mondiale da protagonisti una delle prerogative fondamentali è la condizione fisica: “Ciò che conta davvero è stare bene fisicamente: in un Mondiale non hai tempo per recuperare da un infortunio. Bisogna stare bene, senza intoppi di alcun genere che ti impediscano di giocare. Poi il livello di gioco espresso varia da partita a partita, perché ogni avversaria presenta delle difficoltà diverse”.
CAPITOLO TEVEZ – A Biglia è stato chiesto anche un suo giudizio sull’esclusione di Carlos Tevez dalla Nazionale argentina, nonostante sia uno dei protagonisti assoluti nella cavalcata Scudetto della Juve: “Per quanto mi riguarda i calciatori più forti in Serie A appartengono alla Juventus: Pogba, Tevez e Pirlo. Non posso dire perché Carlos non è in Nazionale, non è compito mio. Un problema tattico? Possiamo giocare con Messi, Aguero, Di Maria e Higuain tutti insieme, ma è necessario che tutti diano una mano. Uno o due di loro dovrà aiutare in difesa, conterà molto il lavoro di squadra e l’avere un sistema di gioco ben chiaro a tutti”.