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Biglia, un rinnovo che divide: ecco tutti i pro e i contro
Lucas Biglia rinnova fino al 2021 a 2,8 milioni stagione. Una scelta della Lazio che spacca la tifoseria biancoceleste.
La notizia è arrivata prima di Lazio-Chievo e subito ha scatenato un dibattito tra i tifosi biancocelesti: Lucas Biglia e la Lazio hanno trovato un accordo per il rinnovo fino al 2021 a 2,8 milioni a stagione più bonus. Un’operazione record per l’era Lotito: circa 12 milioni di euro, mai nessuno ha percepito un ingaggio così alto. Ecco che, nonostante un’attesa infinita, i dubbi nel mondo biancoceleste non sono mancati. C’è chi reputa la scelta della società biancoceleste sbagliata e chi l’appoggia in pieno. E come ogni scelta ci sono dei pro e dei contro. Andiamoli ad analizzare.
MALUMORE DEI BIG – Il nuovo contratto di Lucas Biglia farà gola a molti: 2,8 milioni (più bonus) per un giocatore classe ’86 non sono pochi e poi Lotito ha sempre ribadito di non piegarsi alle richieste dei procuratori. Questa volta però è cambiato un po’ tutto, anche perchè l’iniziale offerta della Lazio per il Principito era più bassa e quindi (almeno in questo caso) è stato fatto un passo indietro. Certo, Biglia è il capitano della Lazio di oggi e lo sarà anche per quella del futuro, ma cosa penseranno i suoi compagni di squadra? Per quelli che sono ancora in attesa di rinnovo (vedi de Vrij e Keita), sarà l’ennesima occasione per ribadire le loro richieste o addirittura alzarle, mentre per quelli che hanno già rinnovato negli ultimi mesi a cifre molto più basse, sarà una situazione difficile da digerire. Arriverà il momento dove i vari entourage proveranno ad alzare l’asticella e in quel caso Lotito come si comporterà? Lo sapremo solo col tempo.
DE VRIJ E KEITA – Se Biglia è una situazione praticamente archiviata, non si può dire lo stesso per i rinnovi di de Vrij e Keita. Due che hanno dalla loro parte tante frecce a favore, a partire dalla carta d’identità: l’olandese è classe ’92, l’ex Barcellona classe ’95. Ci sono poi i cartellini: oggi quello di de Vrij vale almeno 30-35 milioni, 25 quello di Keita. Entrambi sono seguiti da mezza Europa e il rinnovo doveva essere una priorità, anche perchè anche in caso di cessione la Lazio avrebbe incassato cifre importanti. Ora bisognerà capire come andrà a finire, perchè il rinnovo di Biglia può essere un’arma a doppio taglio. Le richieste che Keita e de Vrij hanno formulato in questi mesi non sono molto lontane da quello del Principito, quindi perchè per loro è arrivato un secco ‘no’? Due le possibilità: o la Lazio nelle prossime settimane farà un passo indietro e cercherà di trattenere anche i due talenti o la scelta della società biancoceleste è quella di non cedere alle loro richieste e a fine stagione sarà addio. Se si opterà per la seconda ipotesi, poi bisognerà dare una spiegazione a tutto l’ambiente.
BIGLIA TALENTO PURO – Il rinnovo di Biglia però ha anche dei lati positivi. La Lazio ha trattenuto sicuramente un campione e le sue qualità dentro e fuori dal campo non si possono discutere. Il Principito ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia e ci ha sempre messo la faccia nei momenti bui. Tutta la squadra lo rispetta e molte volte ha ricucito le fratture che si sono create con la tifoseria. Biglia ha deciso di sposare il progetto biancoceleste e di chiudere la sua carriera a Roma. Un vantaggio anche per la Lazio che non poteva rinunciare alla sua esperienza, soprattutto dopo l’addio di Klose. Si tratta comunque di un giocatore di livello internazionale e che gioca nella Nazionale argentina. Se fosse arrivata la fumata nera, la Lazio si sarebbe trovata scoperta in quel ruolo. Si, ci sono Cataldi e Murgia, ma il primo dopo mesi di panchine e prestazioni poco convincenti ha deciso di cambiare aria, mentre il talento di Murgia non si discute, ma se si vuole iniziare a vincere subito qualcosa o almeno a lottare per un posto in Champions, bisogna puntare su giocatori già pronti e Biglia è sinonimo di garanzia.