2013

Biglia: “Mi ispiro a Redondo e Pirlo. Fino a giugno darò il massimo per conquistare il Mondiale”

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Lucas Biglia, ‘volante’ della Lazio, arrivato a Roma quest’estate dai belgi dell’Anderlecht, sogna il Mondiale in Brasile con la sua Argentina. Nell’Albiceleste Biglia è ancora un comprimario, visto che davanti ha un mostro sacro come Javier Mascherano e non è ancora sicuro di rientrare nella lista definitiva dei convocati che prenderanno parte alla kermesse brasiliana. Tuttavia in favore del Principito gioca la sua grande umiltà, la sua attitudine a lavorare in silenzio e ad adattarsi alle esigenze della squadra. Il numero 5 della Lazio ha rilasciato una lunga intervista all’edizione online del quotidiano sportivo argentino Clarín.com in cui parla delle sue caratteristiche e dei suoi sogni.

Fa differenza giocare nel ruolo di Gago o in quello di Mascherano?
“Per me no, perchè provo a fare sempre lo stesso gioco. La realtà è che Gago in questa squadra ha dei compiti più offensivi, è lui che accompagna maggiormente le azioni di Messi. Se io vengo impiegato nel ruolo di Gago o in quello di Mascherano proverò a svolgere gli stessi compiti. In Belgio alternavo sempre la fase offensiva appoggiando la manovra degli attaccanti e dei trequartisti, senza rinunciare al mio gioco e alle mie qualità. A volte si impara anche senza giocare, e io qui ho la fortuna di avere accanto un calciatore di grandissimo livello come Mascherano, che fa lo stesso mio ruolo, quello di regista basso, ma anche Gago e Banega che hanno caratteristiche diverse dalle mie ma dai quali comunque imparo qualcosa”.

Lei però è più un calciatore dalla buona visione di gioco piuttosto che un interditore…
“Sono un ‘cinque argentino’. Provo a far girare il pallone, a scaricare sempre il pallone in maniera intelligente, è questo quello che mi hanno insegnato sin da quando ero piccolo. Del resto con la Nazionale è questo che bisogna fare, sono caratteristiche che cerco di mantenere”.

A chi si ispirava Biglia da bambino?
“Il mio punto di riferimento era Fernando Redondo. Non ho la pretesa di accostarmi a lui perchè siamo distanti anni luce, ma ho sempre provato a imitarlo. Oggi invece ammiro molto Pirlo e Sergi Busquets”.

Gago, Mascherano, Pirlo e Busquets. Calciatori molto diversi tra loro, Biglia può definirsi una sintesi?
“Hanno tutti caratteristiche diverse, è vero, ma mi piacciono molto i due diversi approcci. Pirlo è un trequartista che è stato arretrato e Busquets ha una qualità molto speciale che in pochi hanno”.

Come prenderesti l’eventualità di rimpiazzare Gago?
“E’ una responsabilità importante. Ad oggi Gago è uno dei pilastri di questa squadra. Io però cercherò di fare un lavoro equilibrato senza distrazioni. Non ho la pretesa di dire che potrò offrire lo stesso tipo di gioco, perchè se è lui il titolare un motivo ci sarà, ma nel limite delle mie possibilità proverò a rimpiazzarlo senza farlo rimpiangere”.

A sette mesi dal debutto in Coppa del Mondo, come vedi l’Argentina?
“Bene, una squadra forte, composta da ottimi elementi che hanno voglia di lavorare e raggiungere obiettivi. Calcisticamente parlando ci sono cose da migliorare, ma si tratta di errori correggibili, non sono preoccupato, abbiamo ampi margini di crescita”.

Cosa significherebbe per te disputare un Mondiale?
“Vorrebbe dire realizzare un sogno. Compirò 28 anni a breve, e se devo pensare al prossimo Mondiale ne avrò già 32… Credo che il momento giusto sia questo, è l’età perfetta. Provo a lavorare sempre bene, a crescere, senza sentire troppo la pressione perchè può andare a mio sfavore, ma so bene che da qui a giugno devo dare il meglio di me per cercare di entrare nella lista dei convocati”.

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