2014

Biglia: “L’Anderlecht non mi ha trattato bene. Real Madrid? C’era interesse, la Lazio ha bloccato tutto”

Pubblicato

su

Lucas Biglia, ai microfoni di ‘Het Laatste Nieuws’, si scaglia contro il direttore sportivo dell’Anderlecht, la sua ex squadra: “Ci sono persone ingrate nel calcio. Van Holsbeeck è una di queste persone”. Il centrocampista spiega dei suoi problemi di emicrania durante l’esperienza in Belgio: “Ero alla mia settima stagione con l’Anderlecht ed ero anche il capitano. Stavo male, ma ricevetti la visita di un medico, un avvocato e un ufficiale di polizia che dovevano controllare se fossi davvero malato. Vedo tutta questa vicenda come una macchia nera sul mio curriculum, il club non si è mai preoccupato della mia condizione fisica, ma solo del prezzo di trasferimento. Quando giocavo in Belgio venivo spesso criticato. Mi dicevano che non facevo assist, che non segnavo. Dopo la mia partenza, invece, sono improvvisamente diventato indispensabile. Incredibile, vero? Io mi sono comportato sempre come un vero professionista per sette anni e mi sono caricato sulle spalle tutte le responsabilità per diventare un campione. Arrivavo sempre agli allenamenti un’ora prima e me ne andavo un’ora dopo. Non ho mai detto una parola fuori posto e non mi hanno mai avvistato in una discoteca. L’Anderlecht ha mai ringraziato Biglia? Mai. Il calcio è fatto di persone semplicemente ingrate. Questo è il modo in cui mi hanno ringraziato, ho fatto tutto quello potevo per questo club e posso dormire sonni tranquilli. Per questo non ho più alcuna intenzione di stringere la mano a Van Holsbeeck”.


La replica – La reazione del ds del club belga arriva poco dopo: “Biglia è una delle scoperte dell’Anderlecht, abbiamo sempre creduto in lui, anche quando tutto e tutti erano contro di lui. La stampa e i tifosi lo pressavano troppo, mentre la dirigenza l’ha sempre aiutato e confortato, soprattutto quando è stato fischiato. Abbiamo avuto pazienza con lui, sia io che il presidente abbiamo permesso che crescesse in pace e diventasse quello che è oggi. Altrimenti non sarebbe il giocatore che è. Quando lo abbiamo visto brillare al Mondiale eravamo veramente orgogliosi di averlo avuto tra le nostra fila.  Le parole di Biglia mi addolorano. Ho sempre lottato per lui, ma la memoria di alcuni calciatori è molto breve. Se oggi è una superstar, lo deve principalmente all’Anderlecht. Non viceversa. Resto comunque un suo fan”.

Interesse del Real – Durante l’intervista Biglia parla anche dell’iinteressamento del Real Madrid dopo i Mondiali in brasile: Era un interesse reale e molto concreto. Di contatti ce ne sono stati soprattutto quando Xabi Alonso si è trasferito al Bayern Monaco. Ma la Lazio non mi avrebbe mai lasciato andare a poche ore dalla chiusura della finestra di trasferimento, così non si è fatto nulla”.  Si parla poi di un possibile ritorno all’Anderlecht:Se mi piacerebbe tornare? Assolutamente, mi piacerebbe finire la mia carriera all’Anderlecht. Un giorno o l’altro tornerò”.

Rocco Fabio Musolino

Exit mobile version