2015
Bisoli elogia Parolo: “Ho un debole per lui, è il centrocampista più completo della Serie A”
Ai microfoni di Radio Ies è intervenuto il tecnico Pierpaolo Bisoli, per parlare della Lazio: “Il lavoro di un allenatore viene giudicato solo in base ai risultati. Pioli è stato accolto con scetticismo in estate, non era considerato pronto per una grande piazza. Invece sta facendo una grande stagione dimostrando che i giudizi vanno calibrati anche considerando il materiale tecnico che si ha a disposizione. Bravo Pioli e brava la società che è stata paziente nel primo periodo dove non arrivavano risultati. Lui è stato bravo a continuare per la sua strada con l’idea di gioco che aveva in mente. Dopo aver affrontato la Lazio alla terza giornata di campionato dissi che questa è una grande squadra. E non c’era ancora Felipe Anderson. Nel calcio parliamo di tante cose ma il calciatore che salta sistematicamente l’uomo e tira in porta è decisivo. E lui adesso sta facendo la differenza. La squadra può arrivare seconda ma spesso la differenza nel piazzamento finale dei primissimi posti la fanno gli episodi. Felipe Anderson è il giocatore ideale per aitarti a conquistare ogni episodio durante la partita. Mauri è un tipo di giocatore che in Italia hanno poche squadre. Ha un’intelligenza fuori dal comune, fa benissimo entrambi le fasi di gioco e ha i tempi d’inserimento perfetti. In questo non conosco qualcuno migliore di lui“. Poi su Parolo: “Ho un debole per lui, lo portai a Cesena e a Foligno e si storceva il naso. Ma io conosco quanto valeva e non avevo dubbi sul fatto che sarebbe arrivato in Nazionale. Quando sai difendere e attaccare con la stessa facilità, sei destinato ad una grande carriera. In Italia è il centrocampista più completo. Quando è in campo in molti non se ne accorgono, ma la sua assenza si nota sempre. Il suo ruolo ideale è la mezz’ala. E’ ancora più completo di Mauri perchè è più bravo nella fase difensiva. E adesso è arrivato Cataldi. Poco appariscente per i tifosi ma determinante per un allenatore. Ha una linearità di gioco pazzesca, sentiremo parlare molto di lui in futuro e sono convinto che conquisterà la ribalta. La Lazio adesso deve continuare nel suo cammino senza pensare alle avversarie. Però attenzione a non parlare di delusione se dovesse arrivare quarta, perchè il suo obiettivo ai nastri di partenza non era la Champions“.