2015
Bollini: “Dal 2010 al 2015 siamo alla terza finale Scudetto, è stato fatto qualcosa d’importante”
Questa sera, alle ore 18, la primavera della Lazio guidata da Simone Inzaghi giocherà la finale del campionato primavera contro il Torino. Andrea Bollini, tecnico che per diverse stagioni ha allenato la primavera biancoceleste, ai microfoni di LazioStyle Radio 89.3, ha parlato della crescità del settore giovanile laziale: “Dal 2010 al 2015 siamo alla terza finale Scudetto, non c’è dubbio che qualcosa d’importante è stato fatto. La cura quotidiana dei dettagli ha fatto la differenza. Per quanto mi riguarda, sono stato facilitato dalla mia esperienza precedente a Formello. Dal 2010 la società ha iniziato a puntellare con costrutto una rosa non più solo fondata sulla romanità. L’impatto non è stato comunque semplice, ma la squadra mi ha sempre seguito. Abbiamo instillato nei ragazzi una mentalità vincente. Ho sempre badato molto alla crescita dei singoli, c’è voluta abnegazione e volontà. Per me è motivo d’orgoglio e di vanto quando questi ragazzi si affacciano al mondo della prima squadra, è un successo quando i miei vecchi ragazzi ti ringraziano tramite messaggi del lavoro svolto insieme, prima della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina della scorsa stagione”. Il tecnino poi si è soffermato sui alcuni giocatori che sono pronti al salto di categoria: “Credo che servano passaggi graduali. Lo stesso Cataldi ha avuto un percorso step by step passando per una piazza ottima per i giovani come Crotone. Onazi e Keita invece sono riusciti ad arrivare direttamente tra i grandi, cosa veramente difficile. Per quanto riguarda gli attuali prospetti della Primavera, Pollace andrà sicuramente in una categoria in cui dovrà consacrarsi come professionista. Gli stessi Murgia, Seck ed Oikonomidis hanno margini di miglioramento importanti. L’australiano poi ha avuto una crescita pazzesca che l’ha portato ad essere tra i convocati dei Socceroos”. Infine un commento sulla stagione appena conclusa: “Terzo posto ultra meritato, il gruppo è cresciuto esponenzialmente sotto il profilo del gioco e della condizione atletica. Mi viene in mente l’esplosione di Felipe Anderson. I concetti di Pioli hanno portato la Lazio a traguardi impensabili ad inizio stagione, ora la formazione dell’Aquila dovrà confermare nel tempo quanto di buono fatto vedere quest’anno”.