2014

Bollini e il momento biancoceleste: “I giovani vanno valorizzati, contano più di un trofeo. Europa League? Faremo tutto il possibile”

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L’allenatore in seconda della Lazio, Alberto Bollini, è intervenuto a Lazio Style Radio parlando del momento biancoceleste, dal settore giovanile alla prima squadra.

Ieri la Sampdoria non è riuscita a mettere in particolare difficoltà la Lazio:

Nonostante la qualità dei giocatori blucerchiati, ieri la coppia difensiva Biava-Cana è stata impeccabile. Hanno fatto molto bene anche Radu e Konko nell’ 1 contro 1; Gabbiadini ad esempio, che ha il tiro facile, ieri non si è reso particolarmente pericoloso. A centrocampo abbiamo fatto una buona partita, e ritornando alla difesa, Biava ha avuto un tempismo perfetto, oggi è tra i migliori difensori italiani“.

L’entrata di Mauri ha cambiato la partita?

Nel primo tempo eravamo un pò statici sulle corsie, ma comunque Candreva e Keita erano sulla sufficienza; Mauri si sa adattare in svariati ruoli, è importantissimo. Candreva ha fatto una delle sue migliori partite, Mauri ha dato equilibrio tattico,faceva il finto intermedio, lui dimostra attaccamento al gruppo come sempre. Fino ad un mese fa non si era stabilita una lettura delle gare così positiva; nelle prime gare con Reja c’è stata anche un pò di fortuna, poi ieri è stata fatta una partita da Lazio“.

Cosa pensi dei progressi in particolare del “tuo” settore giovanile?

“E’ una soddisfazione enorme, sono strettamente legato alla Primavera. I giovani sono stati valorizzati,e averne alcuni in prima squadra è stata una facilitazione al mio lavoro. Penso alla spavalderia di Keita, al debutto di Minala, alla presenza di Serpieri in panchina ed è bello. Poi i consigli dei veterani fanno bene . E’ importante aggregare i giovani alla prima squadra, oltre l’allenamento c’è l’altruismo; nelsettore giovanile conta piùla valorizzazione dei ragazzi rispetto ad un trofeo. Ricordo nel 2006 alla Sampdoria e l’anno successivo alla Fiorentina che riuscìì a portare 5-6 giovani per squadra in Serie A”.

Mercoledì c’è la finale di ritorno di Coppa Italia a Firenze:

“Vivo a 360 gradi il sentimento per questa squadra, dopo uno scudettoè difficile dare continuità; loro ci stanno riuscendo, anche grazie ad unostaff che è una base fondamentale per fare un buon lavoro. Il 3-1 dell’andata è importante, ma ci vuole attenzione. Non succede da tanto che la Lazio non segni, questa poi è una finale storica, arrivata dopo 10 anni, è comunque una festa per il settore giovanile. L’importante in questo settore è stabilire il senso del gioco, della maglia e il rispetto dell’avversario, e soprattutto la ricerca di un equilibrio che porti a tutto questo”.

Sul modulo della prima squadra:

“Il 4-3-3 ha uno sviluppo semplice, l’importante è comunque lavorare e far esprimere al meglio i giocatori. Io poi credo all’evoluzione del modulo base, oggi ad esempio i primi difensori sono gli attaccanti”.

Infine:

“Cercheremo di segnare di più sui calci piazzati. La Lazio in trasferta ha fatto risultati fondamentali, ora siamo a -2 dall’Europa League, dobbiamo provare tutto il possibile per raggiungere un obiettivo insperato fino a due mesi fa. Ci vuole saggezza e lavoro: ci concentreremo sul possesso palla”.

 

 

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