2013

Bollini: “La sfida con il Latina è stata una tappa di avvicinamento a quella con il Torino”

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Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7, è intervenuto mister Alberto Bollini per commentare la sconfitta per 1 – 4 di sabato 18 maggio della sua Lazio Primavera con il Latina, squadra militante in Lega Pro, Prima Divisione, girone B: “Sono confronti formativi, che hanno valore al di là del risultato. I giovani si possono confrontare con giocatori di età superiore. Sabato si è giocata una partita su ritmi elevati, abbiamo giocato bene, non disdegnando ripartenze e trame offensive. Siamo arrivati più volte alla conclusione. Il Latina ha vinto la Coppa Italia Lega Pro e noi gli abbiamo tenuto testa. Siamo andati in svantaggio intorno alla mezzo’ora con un gol di Gerbo, giocatore che ha militato nelle giovani dell’Inter. Poco dopo abbiamo pareggiato con Falasca su rigore. Questa sfida ci è servita come tappa di avvicinamento alla partita con il Torino. Volevamo mantenere il ritmo gara e fare minutaggio, anche se giocatori come Cataldi e Antic potevano fare solo un tempo. La squadra comunque ha risposto bene. Dopo aver subito il gol del 2 a 1, non siamo stati bravi in alcune occasioni difensive, ci siamo demoralizzati, ma questo è un peccato di gioventù. Avrò modo di lavorare su questo errori emotivi. Domani giocheremo un’ altra partita in Tuscania alle 20 e 45 e mercoledì affronteremo il Grosseto Primavera”. Questa sfida è stata importante in vista del match con il Torino, valido per i quarti di finale, in programma l’uno giugno, soprattutto considerando lo svantaggio dato dal periodo di inattività prima delle sfide decisive: ”Rispetto le nostre nazionali, come l’Under 19, a cui va data l’opportunità di lavorare, ma finire il 20 aprile e riprendere a giocare a giugno è anomalo. Il Torino che ha fatto i Play off parte avvantaggiato. 42 giorni di sosta sono veramente troppi, anche se c’è la possibilità di far respirare i ragazzi e creare un clima agonistico per riassaporare il clima gara”. Bollini ha poi sottolineato l’importanza di un campionato come quello Primavera, che ha sfornato grandi campioni. Primo tra tutti Eddy Onazi: “Un campionato quello Primavera in continua evoluzione, come si vede dal grande seguito mediatico che sta avendo negli ultimi anni: “il Campionato Primavera è diventato importante. Non solo ha un grande seguito mediatico, ma anche di addetti ai lavori. Le società fanno grandi investimenti, come la Juventus che in Primavera fa un mercato internazionale. Pensate che la Juve ha due squadre in Primavera, investono cifre importantissime. È molto importante valorizzare il patrimonio tecnico della Primavera. Al di là dei risultati che sono importanti, aver dato l’opportunità ad Onazi e Rozzi di giocare in prima squadra è una grande soddisfazione. Vuol dire valorizzare, credere nei giovani e implementare un patrimonio economico. La ciliegina sulla torta è stata il debutto di Crecco, che ora si allena in pianta stabile con la prima squadra”. Secondo Bollini è impossibile pronosticare un favorito per le Finale Eight: “L’ Inter che l’anno scorso ha vinto, quest’anno non è nemmeno nelle prime otto. I gruppi cambiano di continuo, per questo siamo ancora più orgogliosi del risultato si qui ottenuto. Dobbiamo avere la forza e la serenità di azzerare tutto. Quella con il Torino è una finale, dobbiamo concentrarci su noi stessi”. Non manca un riferimento anche al derby di Finale di Coppa Italia. Alla proposta di far giocare Pollace, difensore classe ’95, titolare nel match del 26 maggio, bollini risponde così: “Questi sono gli squilibri che sorgono in certe occasioni. Pollace ha avuto una crescita esponenziale, è una bellissima realtà del nostro gruppo. Ma l’inserimento in prima squadra ha tempi e modi precisi. Ci sono un direttore e un allenatore che gestiscono questi tempi. Tanti giovani entrano in prima squadra con grande facilità ed alle prime difficoltà crollano. Prendo ad esempio Santon, giocatore per me straordinario, convocato anche con la Nazione maggiore di Lippi che ha avuto un calo notevole, questo per dire che ci vuole pazienza ed equilibrio”.

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