2013
Bollini: “Non abbiamo avversari preferiti, il livello è molto alto. Pensiamo a noi stessi”
Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto il mister della Primavera laziale Alberto Bollini, per fare il punto sulla situazione degli aquilotti in vista dell’avvicinamento alle Final Eight. Ecco le parole di Bollini:
Mister, come procede la preparazione delle Final Eight? “Le cose vanno bene, stiamo portando avanti questa tappa lunga di avvicinamento che ci porterà ai quarti. Continuiamo ad allenarci facendo un gran lavoro fisico e abbiamo chiuso la settimana scorsa con l’amichevole contro il Gubbio. Un test importante per metterci alla prova in campo in clima partita. Dopo aver segnato ci siamo sbloccati e abbiamo giocato molto meglio. Anche nel primo tempo c’è stata una buona impostazione di gioco ma ci erano mancati i gol. Poi ne sono arrivati 4”.
C’è qualche ragazzo che è particolarmente stanco? “Non scherziamo, sono ragazzi di 17-18 anni non esiste. Non si può essere stanchi nel fiore dell’età. Sei giovane e non esiste stanchezza. I tempi di recupero sono molto più brevi rispetto ai grandi, non abbiamo nessun problema. Stiamo attenti ovviamente con i test. Può esserci chi ha bisogno di tipi di lavoro diversi ma questo fa parte della programmazione calcistica. Credo però che terminare il campionato il 20 aprile e stare fermi 45 giorni è una cosa atipica. Non è una programmazione logica. Riprendiamo per fare una finale e chi sarà più bravo andrà avanti. Noi ci prepariamo per quello ma non abbiamo l’assillo del risultato. Ciò che importa è che i ragazzi crescano sotto tutti i punti di vista: il nostro lavoro è portare i ragazzi in prima squadra come è successo quest’anno. È stata una grande stagione di grande crescita, un exploit incredibile che difficilmente si verifica”.
Il rinnovo di Rozzi è un bel segnale? “C’è grande soddisfazione da parte di tutti. Rozzi è tifosissimo della Lazio, capite bene cosa voglia dire per lui essendo cresciuto qua. Ha avuto pazienza ed è riuscito a entrare in prima squadre in una rosa di campioni. Lui è un ragazzo caparbio, un grande lavoratore e sta facendo bene”.
Ha un’avversaria preferita per queste Final Eight? “Difficile dirlo perché ci sono valori importanti. Ci sono variabili non calcolabili. Potremmo incontrare il Chievo, che ha sconfitto il Palermo o la Fiorentina giunta seconda in un girone di ferro. Milan o Torino che ha eliminato l’Inter. Come si fa a sceglierne una? Queste squadre hanno lo stesso valore di una testa di serie”.
Allora proviamo a chiederle quale squadra non vorrebbe incontrare? “C’è molto equilibrio. Per blasone e qualità dei singoli direi Milan e Fiorentina ma anche il Toro ha battuto l’Inter. Il Chievo non è affatto una sorpresa. Calcoli non se ne possono fare. Starà a noi prepararci bene e pensare solo a noi stessi”.