2013
Bollini: “Restiamo umili. Elez e Tounkara promettenti”
Intervenuto ai microfoni di “Lazio Style Radio”, l’allenatore della Primavera biancoceleste, ha presentato la sfida di campionato contro il Catania: “Quello che è stato è stato, ora conta la voglia di crescere e di vincere, restando con i piedi per terra, avendo l’entusiasmo di ricominciare. Non serve solo buona tecnica, per essere bravi bisogna restare umili, perché affronteremo un avversario molto ostico. L’anno scorso si parlava della sorpresa Catania, ha una delle migliori difese, non si può non parlarne bene. La società sta investendo bene sul settore giovanile, a Torre del Grifo si respira calcio e ci sono le strutture per far bene. E’ una squadra che bada al sodo e non allo spettacolo, perché nella fase di non possesso palla hanno mostrato grandissima abilità. Ci sono sette undicesimi dell’anno scorso, per cui dovremo essere bravi, sereni e tranquilli. Noi vogliamo vincere, ma giocando. Nel settore giovanile a volte subisci sconfitte incredibili e poi la settimana dopo arrivano prestazioni incredibili, questo per la mancanza di maturità, ma il Catania ha individualità di prestigio e di prospettiva, come Petkovic. Sanno ripartire molto bene, hanno tante caratteristiche, ma non dobbiamo preoccuparci troppo dell’avversario, perché poi rischiamo di togliere qualcosa a noi”, ha dichiarato mister Alberto Bollini.
Il tecnico delle giovani promesse della Lazio ha proseguito parlando di alcuni gioielli del club capitolino: “Siamo un cantiere che vuole crescere, domani c’è l’occasione giusta per poter dimostrare che il gruppo riesce a far squadra, questo è quello che voglio. Elez? E’ un giocatore che ha fisicità, anche una tecnica superiore alla media, ma bisogna andarci cauti, perché deve ambientarsi. Lo sta facendo bene anche a livello linguistico, è a disposizione, fisicamente è a posto, poi vedremo se giocherà. L’entusiasmo va dosato per far sì che si ambienti. Tounkara? E’ un ragazzo del ’96, è molto estroverso e questo lo facilita nell’inserimento del gruppo. Ha già fatto una buona esperienza, quest’anno deve essere il suo anno. Serve responsabilità, ma anche serenità. Mamadou per noi è importante, tanto quanto lo siamo noi per lui”.
Infine, mister Bollini ha parlato dell’armonia che si è creata tra il gruppo e lo staff: “L’allenatore ha delle responsabilità, ma lo staff è fondamentale: il secondo allenatore ha maturato un’ottima esperienza calcistica, ma riesce ad instaurare un bel rapporto con il gruppo. Una figura importante è anche quella del medico, che si occupa anche dell’ambientamento dei giovani. Sono figure determinanti per essere un punto di riferimento della vita privata e sportiva dei ragazzi. Io poi parlo con il direttore sportivo Igli Tare, che interviene a seconda delle necessità”.