Bollini vuole ripartire: "Vogliamo reagire, da adesso tutte le partite valgono tre punti" - Lazio News 24
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2013

Bollini vuole ripartire: “Vogliamo reagire, da adesso tutte le partite valgono tre punti”

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A quattro giorni di distanza dalla sfida persa in Supercoppa, la Lazio Primavera di Bollini deve guardare avanti e concentrarsi sulle prossime sfide in campionato. Al momento le giovani aquile però avranno un periodo di stop in vista degli impegni con la Nazionale, Alberto Bollini è intervenuto in mattinata ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 per fare il punto della situazione: “Abbiamo ripreso gli allenamenti dopo la partita con la Juventus, la squadra vuole reagire con rabbia per l’amarezza rimasta. Bisogna comunque dare merito al valore degli avversari. In mancanza del campionato, per ripartire subito dopo una sconfitta del genere, ci si butta per forza sugli allenamenti. Partiremo per 5 giorni, svolgeremo lavoro specifico per ogni reparto, per chi ha meno minutaggio. Purtroppo Lombardi si è infortunato ieri durante il riscaldamento e non potrà continuare il ritiro con gli azzurri. Un vero peccato perché stava ritrovando la condizione e giovedì ha fatto una buona prestazione”. Subito dopo il Livorno, partita posticipata al 26 ottobre, la Lazio Primavera affronterà la Roma nel derby che avrà luogo il prossimo 2 novembre:Da ora saranno tutte finali, a partire dal Livorno che è a punteggio pieno. Abbiamo giocato con squadre di alta classifica; ora pensiamo al Livorno, poi ci sarà il derby. Le partite valgono tutte tre punti. In generale questo campionato è molto competitivo, La Roma non è una sorpresa, vincere 6-1 a Trapani non è cosi semplice, la Fiorentina è la squadra più forte e lo sta confermando. Negli altri gironi il Chievo sta andando molto bene, l’Atalanta anche, cosi come Inter e Milan che sono da sempre squadre importanti”. Infine il mister biancoceleste commenta anche l’esonero di Liverani dal Genoa:Sono sempre contento quando vedo giovani allenare in prima squadra, anche se fare tanta gavetta è sempre un bene. Negli allenatori di oggi non c’è più logica. Grandi allenatori che hanno vinto tanto ora sono in categorie inferiori, mentre i giovani arrivano subito, magari per conoscenze e altri fattori. Sicuramente essendo ex calciatori sono facilitati perchè conoscono il campionato e sanno come gestire lo spogliatoio, ma l’esperienza ha sempre la sua importanza“.

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