2015

Borecki: “La Lazio è l’ambiente perfetto per crescere, spero di giocare in serie A”

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Il vivaio della Lazio è uno dei migliori in Italia. Ai microfoni di sport.express.pl, il centrocampista polacco Michal Borecki (titolare nella Nazionale under 18 polacca) parla del suo ambientamento con la maglia biancoceleste:

Come procede l’esperienza a Roma?
“Sto crescendo molto nel calcio italiano. Vivo al centro sportivo di Formello, sono in stanza con due compagni di squadra. Ci sono sei campi d’allenamento, il club ci mette nelle condizioni per vivere di calcio e concentrarci al massimo sulla nostra crescita. C’è anche la mensa dove possiamo mangiare”.

Come vedi il tuo futuro?
“Spero di rimanere a lungo in Italia. Per arrivare in Serie A bisogna impegnarsi tanto ed è quello che sto facendo. Lavoro duramente ogni giorno per raggiunere questo obiettivo. Chi non è pronto per il massimo campionato viene mandato in prestito per fare esperienza”.

Quando ti sei allenato con la prima squadra?
“Nel mese di ottobre dello scorso anno, prima dell’infortunio che ho avuto in una partita con la Polonia Under 18”.

E’ stato un infortunio serio?
“Ho dovuto eliminare il liquido che si era formata nel ginocchio. Dopo la visita medica sono stato fermo due mesi. Sono tornato a disposizione per le ultime due partite di campionato Primavera, prima della fine dell’anno. È un torneo in cui giocano i giovani più tre fuori quota”.

Come state andando in campionato?
“Siamo terzi a due punti dalla Roma e dal Bari, sarà una lotta dura fino alla fine. Sfideremo la Roma anche in finale di Coppa Italia”.

Com’è questa famosa rivalità tra Lazio e Roma?
“Non c’è odio tra i calciatori, ci affrontiamo senza cattiveria. Le tifoserie sono molto più calorose”.

In Italia accade che in una famiglia si tifi per squadre diverse. È vero?
“Sì, conosco famiglie in cui c’è una persona che tifa Inter, una Lazio e una Roma. A volte si litiga, è una caratteristica tutta italiana”.

C’è un giocatore a cui ti ispiri nella Lazio?
“Lucas Biglia. Giochiamo nello stesso ruolo, qualcuno mi ha paragonato a lui. Non mi pesa il confronto, sono contento di prendermi delle responsabilità”.

Senti ancora qualcuno della tua ex squadra, il Chemik Bydgoszcz?
“In Polonia non torno molto spesso. Ma quando ne ho la possibilità mi reco a trovare il mio ex allenatore”.

Come trascorri il tuo tempo libero in Capitale?
“Per due, a volte tre giorni prima della partita non mi muovo da Formello. Dopo la partita mi capita di fare una passeggiata con gli amici o di andare fuori a cena, senza mai fare troppo tardi. In squadra ci sono anche ragazzi provenienti dalla Germania, dalla Croazia, dal Senegal e dall’Australia”. 

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