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Borghi: «Musacchio un affare, Muriqi non è un flop. Immobile? Caratura internazionale»
Il noto telecronista di DAZN, Stefano Borghi, ha parlato dell’arrivo di Musacchio alla Lazio ma anche del prossimo impegno con l’Atalanta
Stefano Borghi – il noto telecronista di DAZN – è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per fare il punto in casa Lazio. Ecco le sue parole:
MUSACCHIO – «Al Milan non l’ho mai riconosciuto, al Villareal è stato uno dei migliori difensori per diversi anni. È completo, un marcatore efficace e ha qualità per impostare, mi ha sorpreso il buco nell’acqua fatto in rossonero. Credo sia un giocatore con ancora diverse cose da dare al calcio e punto nell’orgoglio. Se sta bene, per la Lazio e per Inzaghi, può essere un ottimo innesto. Lui ha giocato molto più con la difesa a 4, può avere una sua incidenza perchè non è la stessa cosa, ma credo che abbia un’educazione tattica tale da capire quali saranno le necessità. L’idea potrebbe essere quella di impiegarlo come centrale di destra, zona di campo ampio e con precisi meccanismi di usciti, anche perchè lì c’è Lazzari che spinge molto. Poi con Acerbi Inzaghi avrà la possibilità di interpretare tanto».
INZAGHI – «La Lazio ha un allenatore davvero bravo. Ti entra dentro e ti fa rendere al massimo, basta vedere Luis Alberto. Inzaghi è un valore per la squadra.
ATALANTA – «Ho la sensazione che mi divertirò. I precedenti parlano chiaro, partita da tanti gol e spettacolare. Sarà diversa, con una tensione differente. Io credo che Inzaghi sia arrabbiato perchè ci tiene alla Coppa Italia. Bisogna valutare anche lo stato dei giocatori, ma mi aspetto una grande partita, perchè sarà un trampolino fondamentale: entrambe le squadre devono catapultarsi alla lotta ai primi 4 posti. Correa e Immobile al posto di Pereira e Muriqi è un cambio di mondo. Muriqi non lo vedo ancora come era in Turchia, mi aveva catturato perchè può fare molto di più, ma non è un flop. Luis Alberto anche può incidere. Dall’altra parte i nomi sono da top player, perchè l’Atalanta è piena di individualità veramente forti. Ilicic, De Roon, Zapata…però ci saranno problemi sugli esterni».
CORREA – «Gli manca ancora qualcosina. La scorsa stagione, dopo il rigore sbagliato, aveva trovato il ritmo giusto. Ha dimostrato di poter determinare ai massimi livelli e questo ci si apsetta, ma comunque non può essere lasciato da parte. Ha classe, inventiva, un unicuum attorno al quale deve nascere un sistema. Deve trovare forza anche caratteriale per essere uno ai massimi livelli».
IMMOBILE – «Ha vinto la Scarpa d’Oro, non mi ricordo tanta gente nel calcio italiano. Ha segnato più di Lewandowski. Ha trovato la sua completa esplosione, è un giocatore enormemente migliorato negli ultimi anni e questo dimostra quanto impegno ci abbia messo. A Siviglia sembrava avere un gap tecnico, adesso è un grande bomber. È esaltante vederlo giocare. Paga un pochino nel calcio di Mancini nel tridente puro. Immobile può giocare in coppia con Belotti e non è vero che l’Italia non abbia il centravanti. Ormai la sua dimensione è quella dell’attaccante internazionale».