Brocchi: "Lazio, stai attenta al Sassuolo. Cataldi? Pochi come lui in Italia" - Lazio News 24
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2015

Brocchi: “Lazio, stai attenta al Sassuolo. Cataldi? Pochi come lui in Italia”

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E’ intervenuto ai microfoni della radio ufficiale della società biancoceleste, Lazio Style Radio, l’ex laziale, attuale tecnico della primavera del Milan, Cristian Brocchi: “La Lazio riprende il campionato con qualche dubbio visti gli infortuni, anche pesanti, occorsi in questi giorni. Questo è un aspetto da valutare così come il rientro degli altri nazionali nel preparare una gara importante contro una squadra che gioca un bel calcio. Il Sassuolo è una formazione spesso sottovalutata nei suoi interpreti e nel ruolo dell’allenatore, ma ha giocatori con ottime qualità e una pressione inferiore rispetto ad altre piazze. Un fattore che senza dubbio ne facilita il rendimento e la rende una bella realtà nel panorama italiano. I biancocelesti devono però continuare sulla scia dei risultati ottenuti nelle ultime giornate che hanno riportato serenità. Ora bisogna dimostrare di aver imparato la lezione per il futuro, mantenendo la forza e la voglia di proseguire su questa onda”. Una squadra a cui mancheranno diversi giocatori importanti: “In rosa ci sono ottimi giocatori con più interpreti decisivi in ogni ruolo. In questo modo può avere un alto rendimento. Probabilmente solo Biglia non ha una vera alternativa, tuttavia si può ovviare cambiando il sistema di gioco. Cataldi ha fatto benissimo in nazionale, dove magari ha meno pressione. È un ragazzo giovane che si sta conquistando tutto gradualmente. Vista l’età e le grandi aspettative create intorno a lui, è normale che abbia dei momenti più delicati, ma pochi altri coetanei in Italia hanno le sue qualità. Bisogna concedergli di non essere sempre al top e di poter sbagliare qualche partita. La Lazio ha veramente un giocatore che le garantirà tanto nei prossimi anni. Felipe Anderson? Ha doti superiori alla media, può essere determinante in tutto l’arco della stagione. È imprevedibile, può risolverti la partita da solo con una giocata. I difensori hanno maggiore attenzione e paura nell’affrontarlo. Anche il rientro di Klose è molto importante. Porta personalità, gol, professionalità e duttilità”. Comincerà ora un secondo tour de force fino alla tanto attesa stracittadina contro la Roma: “Il nome della squadra da affrontare conterà relativamente, ogni partita nasconde delle insidie. Tutto dipende da un fattore mentale, da quello che si vuole dai vari impegni. I giocatori fanno la differenza a seconda della voglia con cui scendono in campo. Per la mia mentalità bisogna sempre aggredire l’avversario, è questo stile di gioco che ha portato la Lazio ai grandissimi risultati dello scorso anno. Deve essere l’idea di fondo di un gruppo, poi può capitare che una formazione ti costringa a giocare in modo diverso. Il fatto di cambiare spesso interpreti può togliere delle sicurezze, ma l’importante è che tutti lavorino sulle stesse direttive dell’allenatore e interpretino la gara con voglia e orgoglio”.

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