2014

Brocchi sulla protesta: “Situazione difficile, ho paura che a rimetterci sia la squadra”

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AGGIORNAMENTO ORE 20.20Cristian Brocchi ha parlato dell’argomento anche ai microfoni di Radio Manà Sport durante la trasmissione ‘Tribuna Stampa’: “Nei miei 5 anni alla Lazio ho vissuto qualcosa di fortissimo con la tifoseria biancoceleste. Ho rispetto, ma mi dispiace per questa frattura insanabile. I giocatori ne pagano le conseguenze in campo perchè faticano in una situazione così avversa. L’Olimpico pieno ti carica e fa paura agli avversari, mentre così un calciatore si porta la negatività dentro. Conosco bene Lotito, so quanto sia deciso nelle sue prese di posizione. Difficilmente una delle parti si abbasserà all’altra”.

Intervenuto telefonicamente sulle frequenze di Radio Radio, l’ex laziale Christian Brocchi ha commentato il clima di protesta che investe l’ambiente biancoceleste: “Personalmente ho vissuto un rapporto di grande stima con i biancocelesti e sono stato rispettato sempre anche dalla società. Mi trovo in mezzo a due fuochi… Lotito vede le cose a modo suo, i tifosi la pensano diversamente. L’amore tra le due parti non è mai sbocciato, solo dopo la vittoria di una Coppa si è creato un clima di calma apparente. Spero che prima o poi si possa arrivare a un punto d’incontro: in questo modo i giocatori potranno pensare solo alla partita. Per le squadre avversarie è sempre dura giocare in uno stadio pieno con i tifosi che ti sostengono. Soluzioni? Difficile dirlo… Non credo che Lotito lasci la Lazio. Il suo desiderio è sempre stato quello di portare in alto la squadra e lo dico perché é quello che ci diceva nello spogliatoio. Ha sempre parlato della maglia come un onore da portare e ha sempre mostrato rispetto per i tifosi con le parole. Difficile che lasci quindi, ma fa spavento la presa di posizione dei tifosi. A questo punto ho solo paura che i giocatori possano pagarne le conseguenze“. In chiusura anche una battuta su un suo domani alla Lazio in veste dirigenziale o da tecnico Dalla Lazio ho avuto sempre grande disponibilità e avevo le porte aperte per un futuro societario anche se mai ne abbiamo parlato. La mia è stata una scelta di vita, avevo i figli a Milano e avevo la volontà di tornare a stare con loro, La Lazio è stata una seconda famiglia, un qualcosa di incredibile e forte, mi farebbe piacere un giorno tornare e magari allenare, è un mio obiettivo”.

Pubblicato alle 15.01

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