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Giordano: «Occhio a Fiorentina e Roma. Acerbi? Giusto che torni in campo»

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L’ex Bruno Giordano ha commentato il percorso della Lazio e i prossimi impegni stagionali: le sue parole

Bruno Giordano, per i microfoni di Radiosei, ha commentato i prossimi appuntamenti della Lazio e analizzato gli obiettivi stagionali. Ecco le sue parole:

CORSA SCUDETTO – «Scudetto? Lo meriterebbero tutte e tre, ma forse un pizzico di più Milan e Napoli, per il rendimento complessivo. A Napoli dopo la cocente delusione di quando c’era Sarri, c’era tanta amarezza. Quest’anno, dal momento in cui hanno recuperato punti e giocatori fondamentali, ci siano buone possibilità. In generale, spero che gli stadi riaprano al 100% della loro capienza per tornare a respirare il calcio vero e permettere ai tifosi di viverlo a pieno. Juve? Non credo che la Lazio possa raggiungerla, c’è divario, lo stesso che non permette ai bianconeri di tornare in corsa per lo Scudetto. Ovvio, mi auguro il contrario, ma l’analisi fredda è questa. Poi c’è l’Atalanta, che ha l’asterisco della gara da recuperare contro il Torino. Se dovessero vincerla, sarebbe molto complicato agguantarla per la Lazio».

CAGLIARI – «Fossi in Sarri, farei vedere ai miei la gara dei sardi contro il Napoli. Sono un gruppo in salute, adesso sarebbero salvi e hanno visto l’inferno in questa stagione. Marcano in maniera asfissiante a centrocampo e puntano al contropiede, è la loro arma migliore. Mi piace moltissimo Marin, centrocampista di spessore e qualità: sa fare tutto nel modo giusto. Nel girone di ritorno c’è da fare la legna e portare a casa i punti, il Cagliari è stato bravo a cambiare faccia rispetto al girone d’andata. La Lazio deve giocare per il sesto posto, tenere d’occhio Roma e Fiorentina, come se fosse un mini torneo».

SINGOLI – «Pedro-Felipe? Se il canario non sta bene, meglio in corsa. Se invece dà garanzie, metterei lui. È migliorato tantissimo, lo abbiamo rivisto ad alti livelli nelle ultime partite. Lui sa anche entrare bene a gara in corso, è esperto e sa gestirsi in ogni frangente. Acerbi? Se sta bene è giusto che torni in campo, indipendentemente da ciò che è successo con i tifosi».

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